Pizzicati con oltre sessanta chili di sigarette di contrabbando: condanne e maximulte per padre, figlio e nipote a Portici, in provincia di Napoli.
L’operazione porta la firma dei carabinieri che, nel fine settimana, hanno scoperto le attività sospette dei tre uomini. Erano riusciti a trovare un escamotage per evitare noie, e soprattutto per dribblare le manette, in caso fossero stati scoperti. Ma i militari, che prima di agire avevano messo sotto controllo le loro mosse, li hanno smascherati e bloccati.
I tre, per evitare l’arresto, avevano deciso di trasportare dieci chili di “bionde” per volta. Un quantitativo più o meno limitato che, fosse stato scoperto, sarebbe loro costato al massimo una denuncia. In più i danni relativi alla perdita della merce sarebbero stati, comunque, ragionevolmente contenuti. E tante sigarette di contrabbando hanno rinvenuto i carabinieri quando li hanno fermati mentre viaggiavano a bordo di una Fiat Punto. Uno dei tre, il nipote, aveva in tasca le chiavi di un’altra vettura. Che i militari hanno voluto perquisire. Il loro intuito, evidentemente, non li ha traditi perché all’interno di quest’automobile hanno ritrovato ben 52 chilogrammi di tabacco: in totale circa 3.500 pacchetti di sigarette “sconosciute” ai Monopoli di Stato.
Per i tre, un 65enne e due 23enni, sono scattate le manette e con l’accusa di detenzione di
tabacchi di contrabbando sono stati giudicati col rito direttissimo. Per loro sono arrivate la condanne: due anni di reclusione e maximulta da 207mila euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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