Scoperti quattro chili di bulbi di papavero nel negozio etnico

Finisce nei guai un 39enne pakistano a Napoli. La droga era nascosta in un controsoffitto, la scoperta grazie al fiuto dei cani poliziotto

Scoperti quattro chili di bulbi di papavero nel negozio etnico

Droga: blitz al negozio etnico, spuntano oltre quattro chili e mezzo di bulbi di papavero. Finisce in manette un 39enne del Pakistan a Napoli.

L’operazione porta la firma degli agenti del commissariato della polizia di Stato di Vicaria Mercato nel capoluogo campano. È stato grazie al fiuto dei poliziotti a quattro zampe Kira e Nora se i tutori dell’ordine sono riusciti a intercettare il “carico” di papavero.

La droga, custodita in bustoni di plastica nera, era stata occultata in un borsone che, a sua volta, era stato nascosto all’interno di un controsoffitto di un negozio in via Cesare Rosaroll. Dai bulbi di papavero è possibile ricavare l’oppio e l’utilizzo di questa droga è molto diffusa tra le comunità straniere, spesso viene usata per evitare di sentire la fatica nei lavori più duri.

La “merce” è finita sotto sequestro mentre il 39enne, un cittadino di nazionalità pakistana, è finito in manette con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti.

Quella del commercio e dello spaccio di bulbi di papavero non è una novità per le forze dell'ordine. A febbraio scorso, infatti, i finanzieri di Roma riuscirono a scoprire - e a mettere sotto i sigilli - ben 50mila bulbi da cui si è stimato che sarebbe stato possibile ricavare ben 7mila dosi di droga.

Il carico si trovava nella disponibilità di due cittadini indiani che avevano raggiunto la capitale imbarcandosi su un bus internazionale. Ma al terminal della stazione Tiburtina, gli stranieri hanno trovato ad aspettarli i militari della Guardia di Finanza.

Segui già la pagina di Napoli de ilGiornale.it?

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica