Gomitoli di polvere e rifiuti. Sono queste le condizioni in cui si trovano alcuni degli spazi della scuola Froebeliano a Napoli. “La difficoltà collegata alla pulizia è dovuta esclusivamente alla mancanza degli operatori lsu”, spiega la maestra Sonia Fusco, responsabile del plesso situato nel rione Sanità. Lo stato di agitazione dei lavoratori del consorzio Manital sta creando non pochi problemi, non solo in Campania. Diverse le situazioni di disagio che, per la sospensione del servizio degli ex lsu, si sono venute a creare in varie scuole di Napoli e dei comuni della provincia. I bidelli a disposizione, in assenza degli addetti alle pulizie, purtroppo spesso si rilevano insufficienti ad assicurare spazi decenti, sia agli alunni che al personale scolastico. Nel plesso Froebeliano - ci spiega la responsabile - sono quattro: due lavorano nella scuola dell’infanzia e due nella scuola elementare, e dovrebbero, in questo momento, garantire un’adeguata pulizia nell’istituto di via Salita Stella.
“Noi ci siamo attivati, già da settembre, a mantenere gli spazi quanto più puliti possibile, usufruendo dell’attività dei nostri collaboratori scolastici, contrattualizzati per fare prevalentemente sorveglianza e, all’emergenza, intervenire sulle pulizie”, afferma la maestra Fusco. “Ciò che doveva essere fatto da un punto di vista burocratico e pratico è già in atto”, assicura la docente, che riconosce il disagio ma invita a evitare allarmismi e strumentalizzazioni. “I bidelli stanno facendo il massimo per assicurare la pulizia”, sottolinea. I risultati dei loro sforzi sono visibili nelle aule e nei corridoi interni, anche a fine giornata. La situazione, però, si presenta piuttosto grave lungo le scale e negli spazi che i bambini devono percorrere per entrare in classe. E, se nel comune di Casalnuovo di Napoli, il mese scorso il sindaco si sarebbe messo con le mamme a pulire una scuola per lanciare un appello al ministero e chiedere un intervento, a Napoli, invece, nel plesso scolastico del rione Sanità, i locali vuoti dello stabile, che sarebbero nella disponibilità della Terza municipalità del Comune di Napoli, restano sommersi dalla polvere e da rifiuti che non vengono rimossi da tempo. “Qui è stato sempre sporco, ma da un po’ la situazione è peggiorata”, racconta una mamma arrivata a prendere il suo piccolo.
Per le difficoltà con le pulizie è stata anticipata l’uscita dei bambini dalla scuola, che da mercoledì vanno via alle 15,10. “Si è stabilito nel consiglio di circolo di venerdì scorso, proprio per consentire ai collaboratori scolastici di effettuare le pulizie nel miglior modo possibile, anche per non incrociare con la presenza degli alunni”. Sulla base delle stime del personale, sono circa 300 gli alunni che frequentano il plesso del circolo didattico Russo. Tre sono le classi di scuola media. “Guardi”, dice l’insegnante mentre ci parla nel suo ufficio. Ci indica un bambino che con una scopa in mano sta spazzando nella sua aula. “Rientra nelle nostre attività. Anche in questo modo li educhiamo a rispettare gli ambienti in cui vivono e ad averne cura”, spiega. E racconta anche di quanto molte mamme si siano prestate in questo momento di difficoltà, rendendosi disponibili a fornire il proprio supporto alla scuola. Sulla sua scrivania ha una lettera che gli ha scritto un alunno. È piena di cuoricini rossi e di parole di amore. Sulle pareti dei corridoi sono attaccati i disegni dei progetti sulla legalità e per il rispetto dell’ambiente. Ma fuori da quella porta che divide le aule dei bambini dal resto del plesso i colori finiscono e il degrado evidente svilisce quel lavoro fatto dalla scuola tra mille difficoltà e in un rione difficile di Napoli.
“A stretto giro ci sarà un incontro con la dirigente dell’istituto, con il liceo Cuoco-Campanella e con il presidente dell’associazione Tra Parentesi, per concordare se c’è la possibilità di appaltare a una ditta privata la pulizia degli spazi comuni, e condividere le spese”, ha rivelato Fusco. Gli scolari fanno lezione in un’ala di un vecchio immobile dove hanno sede anche un liceo e dove alcuni locali al pianterreno sono stati affidati a un’associazione. All’ingresso non c’è nessuno a sorvegliare. Chiunque può accedere indisturbatamente nell’edificio, e ciò rappresenta fonte di altri problemi. Risale a circa un paio di settimane fa il furto nell’istituto di tutti i tablet usati dai bambini. Vicino al portone di accesso principale, all’interno dello stabile, da qualche giorno c’è una valigia. “È stata abbandonata da qualcuno. L’abbiamo trovata qui e non sappiamo di chi sia”, racconta la responsabile del plesso Froebeliano. Al primo livello, prima di fare ingresso nell'area dove prendono vita le attività didattiche quotidiane dei bambini dell’infanzia e della scuola primaria, c’è il piano che risulta sporco. In uno di quei locali lasciati all’abbandono è stato ritrovato un quadro, su cui ora stanno lavorando dei volontari dell’Accademia delle Belle Arti. Il resto dello spazio è completamente deserto.
Eppure in quegli ambienti potrebbero nascere altre aule (di richieste di iscrizione ne arrivano, secondo quanto riferisce la responsabile della scuola). Oppure si potrebbero avviare dei laboratori per i giovani, in un momento in cui preoccupa così tanto il fenomeno delle baby gang. Ma, per ora, restano polvere e rifiuti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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