Non c’è stato alcun disastro ambientale da parte della Bagnolifutura, la società che era stata creata per risanare l'area dell'ex Italsider. A dirlo è stata la Corte di appello di Napoli che ha stravolto completamente il giudizio di primo grado e ha assolto tutti gli imputatati perché il fatto non sussiste. Come riportato dal dorso di Napoli del quotidiano Repubblica, dopo 15 anni dall'apertura del fascicolo per disastro ambientale e otto anni da quando è iniziato il processo, il Tribunale ha cambiato le carte in tavola. È stato escluso sia il disastro colposo, aggravato dalla previsione dell'evento, sia la truffa. Con questa decisione anche le pene inflitte in primo grado, comprese tra i due e i quattro anni, sono state volatilizzate.
Il sequestro dei terreni nel 2013
Tutto aveva avuto inizio nel 2013 quando la Procura aveva ordinato il sequestro dei suoli. Adesso invece Mario Hubler, ex direttore generale della società Bagnolifutura, Sabatino Santangelo, ex presidente di Bagnolifutura nonché ex vice sindaco di Napoli, Gianfranco Caligiuri, ex direttore tecnico di Bagnolifutura, Alfonso De Nardo, dirigente Arpac, e Giuseppe Pulli, ai tempi dirigente del dipartimento Ambiente del Comune di Napoli, sono stati tutti assolti. Solo Gianfranco Mascazzini, ex dirigente del ministero dell'Ambiente, è deceduto prima di essere scagionato. Per Federica Caligiuri, componente del laboratorio di analisi, è stata invece confermata la prescrizione. Ad assistere gli imputati un poker di legali: gli avvocati Riccardo Polidoro, Giuseppe Fusco, Claudio Botti e Massimo Krogh.
Il 5 febbraio del 2018, la sesta sezione penale aveva condannato in primo grado Mascazzini (2 anni e 6 mesi di reclusione), Santangelo (tre anni), Mario Hubler (2 anni), Gianfranco Caligiuri (4 anni) e i tecnici De Nardo e Pulli rispettivamente a 3 e a 2 anni di carcere. Ma ieri la Corte d’Appello ha cambiato tutto. Lo scorso primo marzo il tribunale aveva anche condannato il Comune a pagare altri 80 milioni di euro, oltre ai 20 milioni che aveva precedentemente versato. Nel 2007 prese corpo l’inchiesta che portò anche al sequestro dell'area dell'ex Italsider. Sabatino Santangelo, l’ex vice sindaco, alla notizia dell’assoluzione ha pianto. Quando era stato condannato in primo grado aveva rinunciato alla prescrizione.
Assolti con formula piena
Il legale difensore di Hubler, l’avvocato Polidoro, durante la sua arringa aveva asserito che non si trattava di un disastro ambientale ma di un disastro giudiziario. Dopo la sentenza ha aggiunto che è un peccato che la verità sia arrivata dopo tanti anni. Un peccato sia per gli imputati che per la città. Anche l’architetto Giuseppe Pulli ha così commentato la fine di un incubo: “Non c'è stato il disastro ambientale e il Tribunale ci assolve con formula piena. Non dice che noi siamo innocenti, ma altri sono colpevoli: sentenzia che il fatto non sussiste. Adesso si può ripartire senza dover rifare le bonifiche. Durante questi anni sono rimasto in disparte perché era in corso il giudizio ma adesso sono pronto a dare una mano e a mettere a disposizione tutta la mia esperienza per una città che ha bisogno di ripartire”. Antonio Bassolino, ex primo cittadino e ora consigliere comunale, ha dedicato un post sui social all'amico Tino Santangelo: "È stato pienamente assolto perché i fatti contestati non sussistono.
Che bella notizia e che grande gioia! Sono stati anni di sofferenza, e penso di saperne qualcosa". Bassolino ha anche tenuto a sottolineare Santangelo si è sempre difeso nei processi e ha sempre espresso fiducia nella giustizia che infine è arrivata.Segui già la pagina di Napoli de ilGiornale.it?
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