Sfascia appartamento e minaccia gli agenti

Mette a soqquadro l'abitazione di una donna che lo ospita e punta un coltello contro gli agenti: finisce in manette un 34enne ucraino irregolare nel centro storico di Napoli

Sfascia appartamento e minaccia gli agenti

Sfascia l’appartamento della donna che lo ospita e quando arrivano i poliziotti tenta di aggredirli armato di coltello. È finito così in manette un 34enne ucraino a Napoli.

L’episodio s’è verificato nella serata di lunedì scorso nell’area del centro storico del capoluogo campano a pochissima distanza dalla frequentatissima arteria di via dei Tribunali. È stato necessario l’intervento degli agenti in un’abitazione di via Santa Maria Vertecoeli perché era giunta la segnalazione relativa al fatto che un uomo stava mettendo a soqquadro l’appartamento. In quella casa era stato ospitato da una donna del posto e lui, in preda a un forte stato di agitazione, aveva cominciato a sfasciare tutto.

Quando sono arrivati i poliziotti, lo straniero ha brandito un coltello da cucina e ha tentato di assalire gli agenti. Che però sono riusciti, e non senza difficoltà, a neutralizzare la sua furia e a bloccarlo. Quindi gli hanno stretto le manette ai polsi. Non prima, però, di procedere alla sua stessa identificazione, resa difficoltosa dal fatto che questi aveva deciso di non collaborare con gli agenti. Dai controlli sui database delle forze dell’ordine, è emerso che la presenza sul territorio italiano di quel 34enne di nazionalità ucraina e già noto alle stesse forze dell’ordine, era risultata irregolare.

Per l’uomo, quindi, è scattato l’arresto con le accuse di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Inoltre, lo straniero è stato anche denunciato per aver rifiutato di indicare la sua identità agli agenti e per le ipotesi di reato di danneggiamento e percosse.

Un episodio che ricorda molto da vicino i tanti fatti di cronaca che raccontano di violenze domestiche che rendono un incubo la vita familiare o la convivenza all’interno di una stessa abitazione. Casi simili che, come nel resto d’Italia, si verificano in diverse zone della Campania e anche nel capoluogo di Napoli. Un fenomeno su cui la guardia resta altissima da parte delle forze dell’ordine e che rimane delicatissimo. Perché, spesso, la scoperta delle violenze non è dovuta alle denunce dei familiari o dei conviventi, vittime degli episodi che si pongono, naturalmente, in maniera indulgente nei confronti di chi sperano che possa rendersi conto di ciò che compie e che possa cambiare.

Così come è accaduto in una famiglia di Fuorigrotta, a Napoli. Erano anni che la moglie e i suoceri di un 47enne di nazionalità marocchina subivano violenze e sopraffazioni domestiche.

E nelle scorse settimane l’uomo ha sfoderato un coltello, puntandolo contro i suoi stessi parenti nell'appartamento di famiglia. È stato grazie all’intervento dei poliziotti napoletani se la situazione non è degenerata e l’uomo, disarmato e bloccato, è stato arrestato.

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