"Si rubano pure le transenne del Comune": ecco cosa succede a Napoli per un posto auto

Trovare un posto libero dove parcheggiare è l’incubo per molti automobilisti. A Napoli, però, qualcuno ha cercato di porre rimedio a tale fastidio mettendo in atto un progetto: creare da sé un parcheggio auto privato utilizzando transenne "ufficiali". Un’idea brillante se non fosse per il fatto che è illegale.

Il nuovo fenomeno è stato scoperto nel corso di controlli, anche notturni, da parte dei carabinieri della compagnia Napoli Centro, insieme a quelli del Reggimento Campania e agli agenti della Polizia Municipale nell’area compresa tra i Quartieri Spagnoli, la zona universitaria e il centro della città. Le forze dell'ordine si sono concentrate sull'occupazione abusiva di suolo scoprendo azioni a dir poco sorprendi compiute da sconosciuti.

Tra i quartieri Montecalvario e Chiaia i militari e gli agenti della municipale hanno individuato e prontamente rimosso 5 transenne recanti l'insegna del Comune di Napoli che qualcuno aveva prelevato in maniera indebita e poi posto in strada alla scopo di riservarsi un parcheggio. Chissà, forse la speranza di ha compiuto tali azioni era quello di passare inosservato usando strumenti "ufficiali". Ma così non è stato.

Per di più c’è anche chi in maniera meno evidente ha portato a termine lo stesso "progetto" servendosi di strumenti che avrebbero dovuto attirare meno l’attenzione. Durante le operazioni sono, infatti, stati rimossi 100 tra paletti e catene che erano stati installati in strada abusivamente per ricavare un parcheggio.

Il difficile ma prezioso lavoro delle forze dell’ordine non era mirato alla sola occupazione abusiva di suolo. In vico Canale a Taverna Penta i carabinieri hanno perquisito un 54enne del posto, trovandolo in possesso di un coltello tattico: l'uomo è stato denunciato. Così come sono stati denunciati tre fratelli sorpresi dai militari in via Cesare Battisti mentre svolgevano l'attività di parcheggiatori abusivi nonostante fossero destinatari di un provvedimento che gli vietava l'accesso alle aree urbane.

Non

sono mancati i controlli alle attività commerciali. In vico Carrozzieri i militari dell'Arma hanno denunciato il titolare di un locale e un suo collaboratore perché sorpresi a vendere alcool a minorenni.