Napoli, sparatoria all'ospedale Pellegrini: la gente fugge terrorizzata

L’accusa della Dda di Napoli è di tentato omicidio, lesioni personali gravi e detenzione e porto illegale di armi con l'aggravante del metodo mafioso

Napoli, sparatoria all'ospedale Pellegrini: la gente fugge terrorizzata

Il video diffuso dai carabinieri di Napoli è raccapricciante e mostra, fotogramma per fotogramma, i momenti concitati della sparatoria al pronto soccorso dell’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli, avvenuta lo scorso mese di maggio. Si vede un ragazzo che corre nel cortile del nosocomio partenopeo e spara all’impazzata tra la gente che fugge terrorizzata.

Grazie alle telecamere di videosorveglianza le forze dell’ordine hanno identificato e arrestato il 22enne Vincenzo D’Avino. Insieme al giovane sono finiti in carcere Arturo Picco, che lo ha accompagnato in motocicletta, e Giuseppe Iaselli. L’accusa della Dda è di tentato omicidio, lesioni personali gravi e detenzione e porto illegale di armi con l'aggravante del metodo mafioso. La sparatoria sarebbe scaturita dalla ferrea lotta per il controllo dello spaccio di droga nei vicoli dei Quartieri Spagnoli.

Il video è completo e fa vedere anche la fase precedente alla sparatoria, nel corso della quale è stato gambizzato un giovane rivale e sono stati sparati colpi di

pistola contro i suoi soccorritori nell’ospedale. Le tre persone arrestate, secondo gli inquirenti, hanno agito in maniera eclatante per affermare nel quartiere napoletano il loro potere criminale.

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