Whirlpool, occhi puntati sul 13 aprile: cosa può accadere

I sindacati da tempo chiedono che gli operai licenziati vengano presi in carico direttamente dalle istituzioni pubbliche

Whirlpool, occhi puntati sul 13 aprile: cosa può accadere

C’è una nuova data, l’ennesima da quando la Whirlpool di Napoli ha chiuso i battenti lasciando senza un lavoro più di 300 dipendenti. Il prossimo 13 aprile si terrà un incontro tra sindacati, governo e vertici della multinazionale americana a Roma, negli uffici del ministero per lo Sviluppo economico. Un nuovo spiraglio sembra aprirsi per i lavoratori della fabbrica di via Argine, anche se le speranze di una ricollocazione immediata da parte di nuovi investitori è diventata sempre più flebile. La notizia del nuovo appuntamento è arrivata mentre i sindacati di categoria della Cgil, Cisl e Uil erano in trattativa con Comune, Regione, ministero del Lavoro e Inps per avviare i corsi di formazione per gli ex dipendenti Whirlpool.

Le organizzazioni sindacali chiedono da tempo che gli operai vengano presi in carico direttamente dalle istituzioni pubbliche, in attesa che il costituendo consorzio di imprese che intende rilevare lo stabilimento napoletano trovi un accordo con la multinazionale americana. I lavoratori vorrebbero incontrare di persona il premier Mario Draghi, in occasione di una prossima visita a Napoli, per raccontare la loro drammatica vicenda.

La riunione in prefettura è stata salutata con soddisfazione dalle organizzazioni sindacali. “Un incontro costruttivo e concreto – hanno dichiarato al quotidiano la Repubblica Vera Buonomo, segretaria regionale della Uil e Antonio Accurso, segretario generale aggiunto Uilm Campania – che ha fatto fare dei passi avanti sul tema della formazione riguardante il bacino dei lavoratori della ex Whirlpool di Napoli”.

I lavoratori, invece, hanno atteso di ricevere notizie sull’appuntamento dei sindacati con il prefetto in piazza del Plebiscito, anche perché le loro proteste sono continue e le manifestazioni quasi quotidiane.

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