Prima venivano usati i topi. Gli scienziati però avevano bisogno di animali più simili all'uomo e sono passati alle scimmie. Nel lungo viaggio verso Marte gli astronauti saranno esposti a radiazioni. La Nasa ha pensato: meglio testarne prima gli effetti su altri esseri viventi, il più possibile vicini all'uomo. Sono cominciati così degli esperimenti controversi in un laboratorio di Long Island. Le cavie sono 28 scimmiette amazzoniche. Gli animalisti sono infuriati. «Ce n'era bisogno», dice Jack Bergman, un farmacologo dell'università di Harvard. «Questi astronauti affrontano rischi enormi. È importante sapere quali sono le conseguenze di un viaggio nello spazio profondo». Le scimmie saranno colpite con piccole dosi di radiazioni. Soprattutto sarà studiata la reazione del loro sistema nervoso centrale e come cambierà il loro comportamento nel tempo. L'esperimento non è letale. Ma è certo che gli animali si riprenderanno solo dopo lunghe cure. Le associazioni animaliste, a cominciare da People for the Ethical Treatment of Animals (Peta), sono scioccate da questa iniziativa.
«Gli esperimenti radioattivi della Nasa su questi primati sensibili e intelligenti», commenta Justin Goodman, responsabile delle ricerche di Peta, «segnano l'inizio di un altro sfortunato capitolo nella lunga storia di abusi di questa agenzia», riferendosi alle decine di scimpanzé uccisi dalla Nasa negli anni Cinquanta per testare caschi e missili.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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