RomaSemplificazione burocratica, sostegno alle imprese, tutela del cliente. Sono le linee guida del codice del turismo approvato ieri dal Consiglio dei ministri e definito dal ministro Michela Vittoria Brambilla la «prima opera di riforma di un settore finora privo di un sistema di regole chiaro e completo». Perché il turismo fa bene, garantisce Silvio Berlusconi: «Io ne faccio poco - scherza - e mi è venuta la tosse».
Dal punto di vista delle imprese, la misura più importante è la sburocratizzazione: basterà la Scia (segnalazione certificata di inizio attività) per iniziare a operare. Il codice prevede inoltre lampliamento della concessione del titolo di impresa turistica a ristoranti, stabilimenti balneari, parchi divertimento, organizzazione di spettacoli, eventi e congressi: tutte godranno di agevolazioni e incentivi. Le strutture ricettive potranno erogare servizi come somministrazione di cibi e bevande, benessere, convegni anche a persone non alloggiate. Misura contro la quale la Fipe annuncia una «protesta fortissima». Al turista viene riconosciuto sul piano giuridico il danno morale oltre che quello materiale per vacanza rovinata. Sono previste polizze assicurative per i casi di insolvenze o fallimento dellagenzie. Le famiglie disagiate avranno inoltre diritto al buono-vacanze, finanziato con l8 per mille, che coprirà fino al 45% della tariffa. I disabili potranno godere dellofferta turistica in piena autonomia e senza aumenti di prezzo. Si punta anche al miglioramento dello standard dellofferta con la creazione dei distretti turistico-alberghieri a «burocrazia zero»; lelaborazione di materiale informativo in almeno altre tre lingue; lestensione del sistema di valutazione in stelle a tutte le strutture (agriturismi, b&b eccetera); listituzione di riconoscimenti ai «maestri» della cucina e dellospitalità italiana; locchio di riguardo a chi viaggia con gli animali.
Altre misure strettamente connesse al turismo quelle per il rilancio della nautica.
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