Natale aspettando Gesù Bambino

Milano scopre (o riscopre?) la passione per il presepe: quest'anno non mancano proposte interessanti per chi, all'albero di Natale, preferisce la rappresentazione della natività. A dare il via, almeno simbolicamente, alle iniziative è stato, il 13 dicembre scorso, il ritorno in città, dopo circa trent'anni, del suo antico presepe meccanico, posto per l'occasione in corso Vittorio Emanuele, a lato del Duomo. La grande natività, disposta su una superficie di oltre 36 metri quadri - 9 metri di lunghezza, 4 di profondità e 3 di altezza - si potrà ammirare ogni giorno, fino al 9 gennaio, dalla 9 alle 20. Ritrovato presso il caveau dei Beni Culturali di Genova, grazie all'interessamento del quotidiano Il Giorno, il presepe è stato realizzato a partire dal 1920 dall'artigiano di Carmagnola Franco Curti, prendendo spunto dall'iconografia classica: sono nate così oltre 150 statue completamente automatizzate, che popolano una suggestiva ambientazione a tre piani, tra palme, ulivi e un laghetto con tanto di ruscello e movimenti scenici. Sul posto è stato allestito anche un punto di raccolta fondi il cui ricavato verrà devoluto in beneficenza alla Veneranda Fabbrica del Duomo e all’associazione dei City Angels.
Meritevole di nota è anche la mostra «Presepi a Sant'Angelo», ospitata in questi giorni di festa dall'omonima chiesa in via Moscova: proprio quest'anno i frati del convento hanno infatti voluto riproporre, in collaborazione con la sezione Ponte San Pietro dell'Associazione italiana amici del presepio, la tradizionale iniziativa avviata dal fondatore dell'Angelicum, Padre Enrico Zucca, di allestire un'esposizione di presepi. Hanno così trovato posto all'ingresso della chiesa 15 piccoli capolavori, che non rappresentano solo il momento della nascita di Gesù, ma ne ripercorrono la storia dall'Annunciazione alla fuga in Egitto, fino al ritorno a Nazareth. Un viaggio affascinante, tra ambientazioni e scorci che interpretano con originalità la tradizione, pensato dagli studenti dei corsi di scenografia dell'Accademia di Brera, che si sono cimentati nella progettazione e nella realizzazione dell'allestimento con l'aiuto dei loro docenti.
La parrocchia di Santa Maria delle Grazie al Naviglio propone invece, fino al 10 gennaio, «El Presepi de la Riva», primo presepe tipico meneghino dei navigli - un'opera ideata, progettata e realizzata, su una pedana galleggiante in attracco alla Ripa di Porta Ticinese - da Luciano Bartoli, giovane artista e scenografo che da sempre vive e lavora sul Naviglio Grande. La scenografia, animata e tridimensionale, di 7 metri di larghezza e 4 di altezza, riproduce il caratteristico contesto delle case di ringhiera, di cui cortile e androne si fanno trasposizione metaforica della Grotta di Betlemme.


Infine, per chi volesse organizzare una piccola gita fuori città, la chiesa di San Giovanni di San Colombano al Lambro ha organizzato anche quest'anno, fino al 6 gennaio, la «Rassegna dei presepi"» che nella sua scorsa edizione ha messo in mostra ben 130 rappresentazioni della natività richiamando circa 8mila persone (info e prenotazioni 333.6025614).

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