Con il navigatore gps si può sapere dove sono gli autovelox

Dal sito di Tom Tom o Garmin la mappa dei rilevatori di velocità

Massimo Carboni

da Milano

Uno degli incubi degli automobilisti, inutile nasconderlo, è l’autovelox, non solo per chi è avvezzo a guidare come Michael Schumacher anche nei vicoli di Genova, ma anche per l’automobilista medio che, inavvertitamente, supera, magari di pochi chilometri orari e spesso in modo del tutto inconsapevole, il limite di velocità. Poteva la tecnologia rimanere insensibile al problema? La risposta è evidentemente no, infatti TomTom, azienda leader nei navigatori Gps, ha da pochi giorni lanciato il primo servizio in grado di rilevare la presenza di autovelox su tutte le strade italiane. Il nuovo servizio permette ai possessori di TomTom GO 300, 500 e 700, TomTom One, Rider, Mobile e Navigator di scaricare sul proprio dispositivo i file con le informazioni sulle telecamere di sicurezza, contribuendo a ridurre gli eccessi di velocità degli automobilisti su tutte le strade italiane.
TomTom ha verificato e registrato la posizione esatta degli autovelox ed è pertanto in grado di avvisare per tempo gli utenti direttamente sul navigatore. A differenza delle mappe e degli atlanti, le cui indicazioni relative agli autovelox diventano velocemente obsolete, il servizio TomTom è aggiornato mensilmente. Inoltre, TomTom invita i propri utenti a riferire di ogni nuovo autovelox attraverso il sito web della community TomTom Plus.
Il servizio autovelox di TomTom permetterà così agli automobilisti di identificare i punti dove sono collocati gli autovelox e avviserà della loro presenza, incoraggiando in questo modo a guidare con più prudenza, evitando anche di incorrere in multe salate. Il download degli autovelox è disponibile a 39,95 euro direttamente dal sito web TomTom: ossia www.tomtom.com.
Anche Garmin, nella sua linea di navigatori Gps prevede la possibilità di inserire le cartine con il rilevamento degli autovelox. Il programma per caricare le posizioni degli apparecchi si trova direttamente sul sito www.garmin.com alla voce POI (Point of interest) Loader ed è scaricabile gratuitamente. Le cartine con i punti sensibili, in formato .csv, si devono invece acquistare a parte. In pratica il software aggiunge alle funzionalità già previste nel navigatore la capacità di rilevamento di hotel, ristoranti, monumenti e anche la possibilità di individuare i rilevatori di velocità la cui posizione deve comunque essere presente nelle mappe che si caricano, insieme agli altri dati sensibili. Anche Navman (www.navman-pcn.com) prevede nei suoi navigatori Gps la possibilità di personalizzare anche i cosiddetti «point of interest» ossia i punti di interesse (Pdi) inserendo anche le cartine con il rilevamento degli autovelox. Il Navman iCN 510, uno dei tanti prodotti tascabili della linea, consente, infatti, la funzione Active PDIs. Questa funzione consente di impostare un allarme che avverte l’utente che si sta avvicinando a un punto di interesse richiesto o lo guida verso quello più vicino, ad esempio una stazione di rifornimento.

Il data base dei punti di interesse è aggiornabile dall’utente che può inserire i propri punti di interesse o creare un database personale. Inoltre, è possibile scaricare i database, ad esempio quello degli autovelox. Le stesse funzionalità sono naturalmente agli altri prodotti della linea iCN di Navman.

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