"Accertamento della morte cerebrale". Si spengono le speranze per la psichiatra aggredita

Alle 23.40 si concluderà l'accertamento di morte cerebrale per Barbara Capovani, la psichiatra aggredita a Pisa dal paziente Gianluca Paul Seung

"Accertamento della morte cerebrale". Si spengono le speranze per la psichiatra aggredita

Sono troppo gravi le ferite inferte a Barbara Capovani da Gianluca Paul Seung e nemmeno l'operazione effettuata immediatamente dopo l'aggressione è riuscita a salvare la psichiatra 55enne, tanto nel bollettino medico congiunto dell'azienda ospedaliero-universitaria pisana e della azienda Usl Toscana Nord Ovest si comunica l'avviamento delle pratiche per il riconoscimento della morte cerebrale della dottoressa.

"Oggi pomeriggio, intorno alle 17.40, al termine della verifica di tutti gli esami clinici e strumentali necessari, la commissione di specialisti ha disposto sulla paziente l'inizio della procedura di accertamento di morte cerebrale la cui conclusione è prevista intorno alle 23.40", si legge nella nota. In queste sei ore, i medici dovranno accertare la mancanza di funzionalità nel cervello della paziente, ossia la totale assenza di coscienza. Al termine della procedura, scrivono ancora i medici che l'hanno presa in carico, "si procederà alla donazione degli organi, assecondando in tal modo una sua espressa volontà che i familiari hanno condiviso". Impossibile ripristinare le condizioni vitali nella donna a causa delle troppe ferite alla testa inferte dall'uomo, un paziente psichiatrico, con un'arma che ancora non è stata individuata.

Questo drammatico caso accende con ancora maggiore forza i riflettori sulle troppe aggressioni subite dai medici negli ultimi anni. Il fenomeno ha assunto dimensioni enormi e si rende necessario trovare soluzioni che possano garantire adeguata tutela ai medici per prevenire casi come questi. Stando a quanto emerso dalle indagini, l'uomo che per il momento è accusato di tentato omicidio premeditato, reato che nelle prossime ore si trasformerà in omicidio premeditato, era stato collocato in cura presso il Servizio psichiatrico diagnosi e cura di Pisa, diretto dalla dottoressa Capovani, nel 2019.

I riscontri effettuati dalle forze dell'ordine hanno sottolineato come l'uomo "nutriva forti rancori nei confronti della dottoressa, che lo aveva avuto in cura in quell'anno, elementi che trovano conferma nell'analisi dei social media dell'indagato". Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, che contestano all'uomo la premeditazione, Seung avrebbe tentato l'agguato già dal giorno precedente ma Barbara Capovani non c'era.

Quando la polizia è andato a prenderlo nella sua abitazione di Torre al Lago, in Versilia, l'uomo di è barricato all'interno della casa,

aggredendo gli agenti una volta che questi hanno sfondato la porta. Ha utilizzato uno spray al peperoncino per tentare di evitare la cattura e sotto il suo letto sono stati trovati una balestra e alcuni dardi.

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