Arrestato in Liguria l'anarchico Luca Dolce: era latitante dal 2021

Il 37enne avrebbe avuto anche un ruolo di coordinamento, a livello nazionale, nella promozione di attività anti carcerarie e ha intrattenuto corrispondenza con detenuti appartenenti alle Brigate Rosse

Arrestato in Liguria l'anarchico Luca Dolce: era latitante dal 2021
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Lo hanno fermato nelle vicinanze di Bordighera, in Liguria, al termine di una complessa indagine della Direzione centrale della polizia di prevenzione che aveva costituito un gruppo di lavoro con le Digos di Trento, Treviso, Trieste, Genova e Brescia. È finito in manette il latitante anarchico Luca Dolce, 37 anni, triestino, che dopo la cattura è stato trasferito nel carcere di Imperia, in attesa del processo per direttissima. L’uomo era ricercato da due anni, dal 2021, periodo in cui è riuscito a sfuggire alla giustizia.

L’arresto

L’attività di indagine della polizia è stata coordinata dalla procura distrettuale di Trento, diretta dal magistrato Sandro Raimondi. Luca Dolce, che al momento della cattura aveva una carta di identità falsa, ha diversi precedenti ed è stato in carcere a Tolmezzo, Ferrara (dove è stato detenuto assieme ad Alfredo Cospito, ndr) e Modena. Il 37enne è ritenuto dagli investigatori un punto di riferimento tra gli anarchici del Triveneto e anche un elemento di collegamento con gruppi dell'antagonismo e del marxismo leninismo, in particolare per la sua produzione di documenti e testi pubblicati sui media d'area anarchica.

I rapporti con le Brigate Rosse

Pur essendo nato nel Friuli Venezia Giulia, dal 2009 "Stecco", questo il suo soprannome, ha trascorso molto tempo con il gruppo anarco insurrezionalista trentino, nella zona di Rovereto, dove si è occupato di propaganda e logistica. Secondo gli accertamenti svolti, Dolce avrebbe avuto anche un ruolo di coordinamento, a livello nazionale, nella promozione di attività anti carcerarie e ha intrattenuto corrispondenza con detenuti appartenenti alle Brigate Rosse. Nel 2021, il 37enne era stato condannato a due anni e quattro mesi dopo gli scontri con le forze dell'ordine nel corso di una manifestazione organizzata contro la Lega nel 2018. In quell'occasione un gruppo di circa 70 persone del movimento anarchico, con caschi e bastoni avevano affrontato in maniera violenta carabinieri e polizia.

Le condanne

Sempre nel 2021, l'autorità giudiziaria di Trento aveva emesso un provvedimento che unificava le pene concorrenti stabilendo per Dolce tre anni e sei mesi.

L'ultima condanna è del 17 marzo scorso, quando la Corte d'Appello di Trento lo ha condannato, assieme ad altri 62 anarchici, a tre anni di reclusione per i reati commessi al Brennero il 7 maggio 2016 durante una manifestazione di protesta contro il muro anti migranti annunciato, e mai realizzato, dal governo austriaco.

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