Non ci sono mezzi per raggiungere Riccione? Nessun problema, due titkotker di origine magrebina hanno risolto il problema fingendo un malore e chiamando un'ambulanza. È stata definita una bravata ma in questo modo un mezzo di soccorso pubblico è stato sottratto per lungo tempo al territorio. L'obiettivo della follia era solo uno: postare il video sui social e poi recuperare qualche like. Il risultato? 50mila "mi piace" in un giorno per i due giovanissimi, una vera miseria. Ovviamente, il caso è diventato virale per l'ondata di indignazione che ha suscitato e i due giovani ne hanno approfittato per lanciare un altro video sui social, in cui puntano il dito contro Matteo Salvini.
"Lo ammetto, sono stato un coglione, è una cazzata. Però Salvini, tu che fai tanto il politico, possiamo dire ai tuoi fan, quelli che ti seguono, quelli della Lega, che sono tutti delle capre. Prima gli italiani e adesso fai tanto quello... Io rimango qua. Minchia... E Karim ha sempre ragione", dice il giovane nel nuovo video. Ennesima provocazione contro Salvini e contro tutti gli italiani, che non ha trovato alcuna forma di condanna da parte della sinistra. La risposta del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti non si è fatta attendere, Salvini ha caricato il video sul suo profilo social e ha commentato: "Portare via un'ambulanza a qualcuno che rischia di morire per farsi dare un passaggio è un atto criminale, niente scuse! Italiani o stranieri che siano, gli imbecilli che lo compiono vanno puniti".
Intanto, mentre il giovane registrava questo video con la speranza di raccattare qualche altro like, nel mondo reale "l'Ausl della Romagna ha proceduto con denuncia penale nei confronti dei due soggetti rappresentati nel video in quanto hanno distolto mezzi di soccorso dal loro compito di istituto e creato un allarme ingiustificato". Così in una nota Maurizio Menarini, direttore della Centrale Operativa 118 ed Emergenza Territoriale Romagna, ha annunciato che il fatto non verrà fatto passare in sordina.
Nella stessa, si legge che "fenomeni vergognosi e in nessun modo giustificabili, come quello riportato nel video, devono ancora di più far riflettere sulla necessità di difendere il valore del servizio sanitario pubblico e sulla diffusione di una cultura 'civica' che ne consenta il più appropriato utilizzo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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