I bronzi di San Casciano dei Bagni? Saranno oggetto di una mostra al Quirinale, che dovrebbe essere allestita entro il prossimo maggio. E quando l'esposizione sarà terminata, troveranno collocazione definitiva nel Comune della Toscana nel quale sono tornati alla luce lo scorso autunno: il Ministero ha infatti già fatto partire l'iter burocratico che porterà all'acquisto di un edificio storico da trasformare in museo di rilevanza nazionale. Lo ha fatto sapere il ministro della Cultura Giuliano Sangiuliano, ospite nelle scorse ore all'Università per Stranieri di Siena. L'ateneo senese sta infatti ospitando il convegno internazionale intitolato “Dentro il sacro. Multiculturalismo e plurilinguismo nello scavo del bagno grande a San Casciano dei Bagni”.
L'iniziativa è ancora in corso di svolgimento e sta vedendo alternarsi numerosi relatori: nelle scorse ore è toccato anche al ministro Sangiuliano, che ha anticipato ai presenti in aula magna le intenzioni del governo Meloni circa le ventiquattro statue emerse dal fango a seguito del lavoro certosino compiuto da archeologi ed operai. Reperti di epoca romana che risalgono ad oltre duemila anni fa: sono a quanto pare stati realizzati da artigiani locali in un periodo che va dal II secolo a.C. al I secolo d.C., attraversando quindi ben tre secoli. Il team di studiosi aveva individuato nel paese toscano che si trova al confine fra Umbria e Lazio i resti di un'antica vasca romana e lo scorso novembre emerse in primis la statua di un giovane efebo, praticamente intatta. Continuando a scavare sul fondo di quella che oltre due millenni fa era di fatto una piscina è stata poi recuperata una scultura di Apollo e a seguire sono affiorate diverse sculture di divinità, matrone, fanciulli e imperatori. Lo stesso Sangiuliano, all'indomani della (ri)scoperta, non nascose l'entusiasmo.
E ci sarebbe poi il parere degli addetti ai lavori ad infondere ulteriore fiducia in chiave futura: quella zona potrebbe potenzialmente nascondere altri reperti archeologici. Ecco perchè il governo guarda in prospettiva. “C’è la massima attenzione per la valorizzazione degli scavi di San Casciano dei Bagni.
Abbiamo concordato di tenere una prima esposizione dei ritrovamenti al Quirinale - ha assicurato il ministro - il Ministero ha poi avviato le procedure per l’acquisto della curia di un palazzo cinquecentesco a San Casciano dei Bagni che diventerà museo nazionale e che ospiterà quanto rinvenuto e quanto speriamo di riportare alla luce”. Sangiuliano, nella sua riflessione all'Unistrasi, ha infine citato il filosofo Benedetto Croce e ha ricordato come le opere rinvenute “siano la nostra storia, che va coltivata”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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