“Gli attraversamenti irregolari delle frontiere nell’Ue diminuiscono drasticamente nel 2024”. Ad attestarlo è Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, i cui dati preliminari rivelano un calo significativo del 38% negli attraversamenti irregolari delle frontiere verso i Paesi europei, percentuale che rappresenta il livello più basso mai raggiunto dal 2021, anno in cui l’immigrazione era ai minimi per l’effetto pandemia. Secondo Frontex, “nonostante la persistente pressione migratoria, l'intensificazione della cooperazione tra Ue e partner contro le reti di trafficanti ha ridotto significativamente gli attraversamenti alle frontiere esterne dell'Europa, con poco più di 239mila rilevamenti registrati lo scorso anno”.
A determinare la diminuzione sono stati principalmente due fattori: il -58% degli arrivi di migranti attraverso la rotta più insidiosa e al secondo posto tra le rotte con 67mila attraversamenti, ovvero quella del Mediterraneo centrale, che ha registrato un numero significativo minore di partenze sia dalla Tunisia che dalla Libia, e il calo del 78% delle rilevazioni sulla rotta dei Balcani occidentali. “La strada su una tematica complessa come l’immigrazione e la lotta ai suoi trafficanti è ormai intrapresa nella giusta direzione e i risultati stanno dando ragione al governo Meloni e al centrodestra guidato da Fratelli d’Italia – commenta il capogruppo di FdI alla Camera dei deputati, Galeazzo Bignami, che considera “l’approccio innovativo del governo Meloni nella gestione dei flussi migratori non solo vincente, ma fondamentale per l’intera Europa” -. Per FdI i dati registrati sono “un chiaro riconoscimento dell’efficacia delle politiche migratorie di questo governo” e rappresentano un “beneficio per tutti gli Stati membri dell’Ue”. FdI sottolinea l’importanza “degli accordi con i Paesi da cui le partenze hanno origine, con intese che promuovano lo sviluppo delle nazioni africane e con soluzioni originali come il protocollo d’intesa Italia-Albania, apprezzato e condiviso anche in Europa”.
Frontex ha analizzato anche le altre rotte: si è registrato un +14% sulla rotta del Mediterraneo orientale, con 69.400 rilevamenti, grazie ai nuovi corridoi dalla Libia orientale, con migranti provenienti principalmente da Siria, Afghanistan ed Egitto, e aumenti sulla rotta dell’Africa occidentale, tant’è che le isole Canarie hanno visto un +18% di arrivi. Infine, sulla rotta dei confini orientali, soprattutto lungo i confini con l’Ucraina e la Bielorussia, si è avuto un aumento del triplo e del 9% rispetto al 2023 anche sulla rotta del Canale della Manica. “Mentre il 2024 ha visto una significativa riduzione degli attraversamenti irregolari delle frontiere – commenta Hans Leijtens, direttore esecutivo di Frontex – ha anche evidenziato rischi emergenti e dinamiche mutevoli.
Frontex e le autorità di frontiera in tutta Europa devono rimanere pronte e flessibili per affrontare efficacemente queste sfide in evoluzione. Il nostro impegno è proteggere i confini dell’Europa mantenendo i più alti standard di umanità e cooperazione”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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