Dopo la paura delle ultime ore è tempo di bilanci per i vigili del fuoco chiamati a intervenire per verificare gli eventuali danni provocati dalle ennesime scosse di terremoto registrate ai Campi Flegrei, nel Napoletano. Sono tre gli edifici sgombrati e 35 i nuclei familiari evacuati dopo i fenomeni di bradisismo di lunedì sera, 20 maggio, che hanno raggiungo una magnitudo 4.4, la più forte degli ultimi 40 anni, superando quella dello scorso autunno di 4.0. Lo sciame sismico ha fatto registrare 150 scosse nell'arco di poco tempo creando panico e preoccupazione tra i residenti.
La gente per strada
In tanti hanno trascorso l'ultima notte nelle auto parcheggiate lontane dagli edifici o nelle due piccole tendopoli allestite dalla protezione civile, ma all'alba la maggior parte delle persone è rientrata a casa. Lo sciame sismico nell'area dei Campi Flegrei, cominciato alle 19.51 di ieri sera, si è concluso 31 minuti dopo la mezzanotte, facendo registrare il picco di 4.4, la più forte dall'inizio dell'attuale crisi bradisismica nel 2005. L'epicentro è stato collocato dall'Ingv all'interno della solfatara a una profondità di 2.6 km. Il terremoto è stato avvertito distintamente in diverse aree della città di Napoli.
Scuole chiuse a Pozzuoli
Le scuole di Pozzuoli resteranno chiuse nella giornata di oggi, così come gli istituti scolastici delle Municipalità Nove e Dieci, quelle che già rientrano nell'area dei Campi Flegrei. Sono quattro le aree per l'accoglienza dei cittadini allestite a Pozzuoli, con generi di primo conforto e psicologi per l'assistenza alla popolazione. Nel film Sabato, domenica e lunedì, diretto da Lina Wertmuller, trasposizione della piece teatrale di Eduardo De Filippo, con Sophia Loren nei panni di donna Rosa, c'è una battuta emblematica pronunciata dall'attrice. "Vicino al Vesuvio e alle ribollenti solfatare - dice la Loren - nell'antica città di Pozzuoli, da tempo immemorabile la terra si muove salendo e scendendo lentamente, tanto che la gente che ci vive ci si è abituata". Erano gli anni Trenta ma, a quanto pare, dato il panico che si è scatenato ieri, i residenti non si sono ancora abituati alle scosse.
I Campi Flegrei
Sotto il mare e sotto la terra dei Campi Flegrei si estende una caldera con un diametro di 12 chilometri di cui 6 nel golfo di Pozzuoli, 6 nel sottosuolo. Un vulcano diverso da quello con la forma conica del Vesuvio, nato decine di migliaia di anni fa. Ora, però, questo fenomeno stra attraversando una crisi. Le frequenti scosse che si sono susseguite indicano una ripresa del bradisismo. Ma cosa é il bradisismo? È un fenomeno vulcanico caratteristico dell'area dei Campi Flegrei. Tra il 1970 e il 1972 e, successivamente, tra l'82 e l'84 l'area flegrea e Pozzuoli hanno assistito al sollevamento del suolo che, al termine, risultò essere più alto rispetto a prima di 3,5 metri. Nel 1970, in seguito ai dissesti in aumento, il Rione Terra fu sgomberato.
Il piano di emergenza
Solo qualche giorno prima, a febbraio, era stato predisposto un piano di emergenza: il Piano A prevedeva l'evacuazione della popolazione dalla parte bassa di Pozzuoli, il Piano B invece prevedeva l'evacuazione di tutta la cittadina. Da sempre il bradisismo è stato accompagnato da sciami sismici più o meno forti. Dal 29 settembre al 3 ottobre, sono sette le scosse registrate dai sismografi dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv.
Adesso lo scenario è cambiato: nella sola giornata di ieri, sono state registrate 150 scosse di terremoto, di cui la più forte di magnitudo 4.4. Dal 2005 è in corso una nuova fase di sollevamento, cosiddetta di bradisismo ascendente.
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