Lo tsunami di sbarchi che ha colpito l'isola di Lampedusa nel weekend di Pasqua ha messo in ginocchio, per l'ennesima volta, l'hotspot di Lampedusa, dove si sono sfiorate le 2mila presenze contemporanee. Numeri enormi, se si considera che la struttura di prima accoglienza ha una capacità massima di 350 persone. Nonostante l'impegno profuso da tutti gli operatori impegnati in questo lavoro, i disagi sono stati tanti e pare che gli stessi migranti abbiano anche avuto di che lamentarsi, inviando dall'altra parte del Mediterraneo le immagini dei disagi all'interno dell'hotpsot.
Dalle solite pagine dei migranti si è cercato di montare la polemica contro l'Italia e contro il nostro sistema di accoglienza, mostrando le fotografie dei servizi di quello che dovrebbe essere l'hotspot di Lampedusa: "Chi si deve occupare dei bagni nei campi in Italia? Italiani o migranti? La salute prima di tutto!". Oltre alle foto dei servizi, che non sembrano godere di una pulizia adeguata in quel frangente, sono state inviate anche altre immagini che riprendono un ambiente con diverse brande per il riposo e gi spazi esterni della struttura.
Fortunatamente, la provocazione non ha avuto presa e nei commenti che arrivano dall'altra parte del Mediterraneo si evidenzia come la responsabilità della pulizia debba ricadere non sugli "italiani" ma sui "migranti". "Chi ci dorme. Veramente non c'è niente da dire: sono i migranti", si legge in uno dei commenti. E ancora: "Fanno tutto per noi! Ooh vuoi che vengano anche a lavare la doccia?". Una presa di responsabilità importante, per lo meno da parte di chi commenta, che purtroppo sembra non accompagnarsi a quella di chi si è lamentato dell'hotspot.
Anche perché, come è emerso dalla visita all'hotspot di Cristiano Caponi, direttore dell'Istituto nazionale della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà, i migranti sono responsabili di danni strutturali importanti, visto che sradicano le prese della corrente elettrica, ma anche i condizionatori e creano degli allacci, naturalmente abusivi, per mettere sotto carica i telefoni cellulari. Quindi appare quanto meno fuori luogo che vengano mosse accuse contro l'Italia, soprattutto davanti a un'emergenza di queste dimensioni, che nei giorni di Pasqua ha visto arrivare quotidianamente oltre 1000 persone a Lampedusa, dove l'unico punto di accoglienza è quella struttura.
Dover ricevere anche questi appunti, nonostante gli sforzi, è un'evidente dimostrazione di mancanza di gratitudine e riconoscenza nei confronti del Paese che si prodiga per l'accoglienza. Anche se per fortuna non tutti la pensano in questo modo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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