"Cialtrone studia". Così Saviano offende (in privato) chi lo menziona sui social

Una semplice menzione su un post che lo nomina e Saviano va su tutte le furie: la denuncia del profilo social "Siete dei poveri comunisti"

"Cialtrone studia". Così Saviano offende (in privato) chi lo menziona sui social
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Roberto Saviano è apparso piuttosto nervoso ultimamente. Lo scrittore che ama parlare dai palchi, o dai pulpiti, a seconda dei punti di vista, non ama essere contraddetto e, soprattutto, non ama essere coinvolto in discussioni che prevedono per lui la possibilità di sciogliere la lingua in un lungo soliloquio. Nulla di nuovo, nemmeno in questo campo, come nei suoi romanzi: ormai da vent'anni Saviano ha abituato a questo genere di atteggiamenti, diventati parte del suo personaggio. Eppure, quando gli si toccano quelli che sembrano nervi scoperti, la sua reazione stupisce ancora.

L'ultimo caso lo ha portato alla luce il profilo Instagram "Siete dei poveri comunisti", rendendo pubblica una conversazione, se così si può chiamare, tra un utente e lo scrittore. Al centro della breve, brevissima, conversazione un precedente post pubblicato proprio dalla pagina sulla retribuzione dei giornalisti della testata online Fanpage, evidentemente particolarmente cara a Roberto Saviano e al suo "cerchio magico", composto anche da Corrado Formigli e dagli "intellettuali" che pontificano dalle frequenze di Urbano Cairo. "Avete saputo l'ultima su Fanpage?", scrive Sdpc nel suo post. E nell'altra slide aggiunge: "A quanto pare, il giornale di inchieste che con grande coraggio spia i ragazzi di vent'anni sottopaga i suoi dipendenti". E dopo una terza slide in cui vengono inserite le foto di Saviano e Formigli, aggiunge: "Del resto la macchina del fango per funzionare ha bisogno di tanti manovali. Tanti, devoti e laboriosi, pronti a impacchettare all'occorrenza il servizietto che serve a Formigli e soci, in cambio di due spicci".

Questo post è stato condiviso nelle sue storie da un utente della pagina, che ha voluto menzionare anche lo scrittore scrivendo, in tono ironico ma non offensivo: "Dai bro". Uno slang giovanile che Saviano il sommo avrebbe anche potuto ignorare. E invece no, perché lo scrittore ha ritenuto opportuno replicare alla menzione attraverso i messaggi privati con una lapidaria, quando stizzita, affermazione: "cialtrone studia". Proprio così, senza maiuscola come capolettera e senza la virgola dopo cialtrone, come vorrebbe la grammatica italiana. Due parole e un'offesa, quasi un record, tanto che al profilo Sdpc che ha condiviso lo screenshot è sorto un dubbio: "O non sa argomentare, abituato solo ai monologhi, o abbiamo toccato un tasto dolente.

Fanpage, avete qualche problema in redazione?". Nessuna controreplica è arrivata da Saviano o da qualcuno dei suoi sodali. Eppure, se la testata fosse stata diversa, ci sarebbe da scommettere che le parole le avrebbero trovate. Eccome se le avrebbero trovate.

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