Il servizio di vigilanza al Colosseo, mai come quest'anno, sta funzionando per prevenire e denunciare le deturpazioni del monumento simbolo di Roma. Non si registrano, negli anni precedenti, tante denunce quante quelle che solo negli ultimi dieci giorni sono state comminate a turisti incivili che hanno sfregiato in diversi punti l'anfiteatro Flavio, eretto nel 70 d.C. L'ultimo in ordine di tempo è un altro minorenne, un 17enne tedesco in vacanza con un docente, sorpreso a grattare una parete.
I carabinieri del comando di Roma piazza Venezia, su richiesta del personale di vigilanza "Parco Archeologico del Colosseo", sono intervenuti rapidamente per rilevare il danno e l'infrazione compita ai danni del monumento. Per il giovane è stata inevitabile la denuncia con sanzione amministrativa. Ad accorgersi sono stati gli operatori del parco archeologico, che hanno colto il giovane in flagranza di reato mentre agiva su una parte del piano terra, causando il distacco di un frammento del laterizio romano. Un danno, l'ennesimo, grave al monumento. Per lui, una denuncia per deturpamento in base all'art. 518 duodecies C.P. ; art. 33 c.1, e art. 19 c.2, lett. a) del Regolamento Polizia urbana del comune di Roma.
Il caso risale al pomeriggio di ieri e poco prima una 17enne era stata denunciata per aver inciso su una pietra del basamento del Colosseo l'iniziale del suo nome. La giovanissima con cittadinanza svizzera si trova in Italia in vacanza con i genitori ed è stata sorpresa da una guida turistica italiana che ha allertato la vigilanza del Parco Archeologico. Anche in questo caso, a intervenire sono stati gli uomini del comando di piazza Venezia, competenti per questo quadrante di città, che dopo aver appurato i fatti hanno accompagnato la minorenne presso la caserma per espletare le pratiche burocratiche. Anche per lei fino a 15mila euro di multa e denuncia penale, con rischio di reclusione tra i due e i cinque anni.
Solo pochi giorni prima, un altro turista era stato beccato a incidere su una pietra del Colosseo le iniziali del suo nome di quello della compagna.
Lui, anglobulgaro di 31 anni, denunciato con gli stessi termini dei due minorenni, ha inviato anche una lettera al Campidoglio per giustificare le sue gesta: "Solo in seguito a quanto incresciosamente accaduto ho appreso dell’antichità del monumento". Uno escamotage indubbiamente per ottenere clemenza da parte dei giudici, che però fa emergere una situazione a tratti inquietante.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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