Non si dormono sonni tranquilli nelle grandi metropoli italiane che anche nell'ultimo anno si confermano in vetta alla classifica stilata da IlSole24Ore sulla criminalità che stabilisce il numero di reati in base alle denunce ogni centomila abitanti. La maglia nera va a Milano con una media di oltre settemila denunce (7.093 ogni centomila), al secondo posto Roma con poco più di seimila denunce (6.071), completa il podio Firenze con circa seimila denunce (6.053). Se il capoluogo lombardo è al secondo posto per rapine, al terzo per violenze sessuali e al quinto posto per reati connessi agli stupefacenti, nella Capitale è un aumento la criminalità predatoria e i fenomeni legati al degrado urbano.
Reati in aumento
Un'altra nota negativa è l'aumento dei reati del 3,8% rispetto al 2022 e l'incremento è il primo da dieci anni a questa parte (2013): poco meno di una denuncia su tre (il 30%) nel 2023 è stata inoltrata nei capoluoghi delle 14 città metropolitane nazionali la metà delle quali è avvenuta dentro i municipi di Milano e Roma. Non è soltanto un problema che riguarda i residenti ma anche i turisti visto che si tratta di due metropoli che ospitano ogni anno milioni di stranieri che visitano il nostro Paese. Nella top ten della classifica, oltre alle tre già citate, troviamo Rimini al quarto posto poi Torino, Bologna, Prato, Imperia, Venezia e Livorno. Rispetto al quinquennio 2019/2023, il trend dei delitti commessi nelle grandi città metropolitane vede Milano con +2,4%, Bologna +2,6%, Torino +10,4%, Roma +11%, Firenze +15,4%.
Furti e rapine
È significativo anche il dato relativo agli aumenti delle denunce rispetto all'epoca pre-pandemia: in questo caso ci troviamo al +4.9% nazionale con maggiori denunce addirittura del 16,7% in più, a Roma, rispetto al 2019 e del +11% rispetto al 2022. I reati più denunciati sono furti e rapine ma anche tutto ciò che riguarda il mondo degli stupacenti e dello spaccio. Non deve stupire, comunque, il dato delle grandi città metropolitane dove circolano milioni di persone e lo stesso turismo incide sui criminali che trovano maggiori occasioni rispetto ai centri più piccoli. "Il dato di Rimini - spiega il prefetto del capoluogo romagnolo, Paola Cassone - è fortemente condizionato dall’incremento dei reati nel periodo estivo a causa dell’afflusso di persone in Riviera, a cui si affianca il forte senso civico dei romagnoli". La maglia nera delle rapine, però, va a Firenze dove sono avvenute 136 denunce ogni mille abitanti.
I capoluoghi in controtendenza
Non ci sono soltanto numeri negativi: le denunce sono più basse rispetto alle città metropolitante sopra citate in capoluoghi come Oristano, Potenza e Treviso che trovandosi in fondo alla classifica sono le città più sicure del nostro Paese. "Qui le denunce sono decisamente inferiori, segno di un maggiore controllo del territorio o di una possibile omertà per l'assenza di un'efficace azione dello Stato", spiega IlSole24Ore.
Morgan difende Milano
"Sono un'artista e giro spesso la notte: nella mia esperienza, Milano non è certo la città dello scippo, dell'accoltellamento o della sparatoria. Bisogna smetterla con questa strategia della paura", ha dichiarato all'AdnKronos Morgan Castoldi, in arte Morgan, commentando la classifica del Sole24Ore con Milano in vetta alla classifica per reati perpetrati nel 2023. "Non voglio negare che ci siano episodi di criminalità, ma non ho mai vissuto esperienze simili, quindi non posso dire di riscontrarle personalmente. Vivo in un quartiere non centrale, abitato prevalentemente da stranieri, ma non è mai accaduto nulla di rilevante in termini di sicurezza", sottolinea l'artista.
"Mi sorprende, sinceramente, sentir dire che Milano sia considerata una delle città più pericolose. Nella mia percezione, Milano è una città ordinata, pulita, con molti pregi rispetto a tante altre città italiane. Trovo strano che abbia questa cattiva reputazione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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