"Energia in periferia": l'iniziativa di Banco dell’energia arriva in Umbria con il supporto di JTI Italia

Il progetto, nato per contrastare la povertà energetica, è stato presentato al Palazzo Comunale di Gubbio. Darà sostegno a 160 famiglie del territorio

"Energia in periferia": l'iniziativa di Banco dell’energia arriva in Umbria con il supporto di JTI Italia

Supportare le famiglie a rischio di povertà energetica residenti nelle zone periferiche delle città: è arrivata in Umbria Energia in periferia”, l’iniziativa promossa su scala nazionale da Fondazione Banco dell’energia e realizzata, sul territorio umbro, grazie al contributo di JTI Italia, fra i principali player del mercato italiano del tabacco e da sempre in prima linea sui temi della sostenibilità.

Il progetto “Energia in periferia”

Il progetto darà supporto a 160 nuclei familiari - 80 nel Comune di Gubbio e 80 nel Comune di Gualdo Tadino - attraverso il sostegno diretto al pagamento delle utenze e con un percorso di educazione e consapevolezza energetica che permetta ai beneficiari di ridurre i propri consumi.

L’iniziativa, che prevede anche l’istituzione di uno sportello formativo sulle tematiche dell’energia e del risparmio energetico a Città di Castello, è stata presentata il 9 maggio presso il Comune di Gubbio alla presenza del Sindaco della città Filippo Mario Stirati, del Sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti e del sindaco di Città di Castello Luca Secondi.

Numerosi i partecipanti all’inaugurazione. Sono intervenuti, tra gli altri, Marco Patuano, Presidente di Banco dell’energia, Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs Communication Director di JTI Italia, Ilaria Urgenti, Corporate Social Leader di Ipsos Italia, Giovanni Bruno, Presidente di Fondazione Banco Alimentare, Damiano Marinelli, Consigliere Nazionale di Unione Nazionale Consumatori, Monsignor Luciano Paolucci Bedini, Arcivescovo di Gubbio e Città di Castello, Monsignor Ivan Maffeis, Arcivescovo di Perugia e Città della Pieve e Paolo Gattini, Direttore di Servizio Opere e lavori pubblici, osservatorio contratti pubblici, ricostruzione post sisma della Regione Umbria.

La lotta contro la povertà energetica

Il progetto “Energia in periferia” si inserisce all’interno di uno scenario preoccupante sul fronte della povertà energetica per tutto il tessuto nazionale: la vulnerabilità economica e sociale delle famiglie che rischiano di non poter accedere a un paniere minimo di beni e servizi energetici, infatti, si è aggravata sempre di più con l’incremento dei prezzi dell’energia.

Il Rapporto dell’ OIPE - Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica - “La povertà energetica delle regioni italiane nel 2021” segnala un’incidenza media del fenomeno del 6,7% in Umbria, ponendola al decimo posto sul territorio italiano. Un dato ancor più rilevante se contestualizzato su base nazionale: secondo i dati Istat 2021, infatti, il 7,5% delle famiglie italiane vive in povertà assoluta (con un andamento tendenzialmente crescente negli ultimi 15 anni) e cioè non ha risorse sufficienti per procurarsi beni e servizi considerati essenziali.

Questa condizione di precarietà, tra l’altro, minaccia di allargarsi sempre di più: il rischio di povertà o esclusione sociale riguarda infatti circa un italiano su quattro (25,4%) e il fenomeno della povertà energetica segue la stessa tendenza a un’incidenza crescente, arrivando ad oggi a riguardare ben l’8,5% delle famiglie italiane (fonte OIPE).

Un sostegno concreto

In questo quadro drammatico, che spinge a trovare soluzioni a breve oltre che medio termine per supportare nell’immediato le persone che già vivono situazioni di grave difficoltà e per scongiurare il rischio di un sempre maggiore coinvolgimento della popolazione nel fenomeno, il progetto “Energia in periferia” mira a fornire un sostegno concreto, coinvolgendo non solo il Banco dell’energia, ma anche enti non profit, soggetti accademici e aziende private, in un’ottica di networking che permetta di dare un contributo tangibile e duraturo alle comunità delle periferie colpite.

“Energia in periferia” Umbria ha infatti visto la collaborazione, oltre che di Banco dell’energia e JTI Italia, anche di Banco Alimentare e Adiconsum, dell’Unione Nazionale Consumatori e delle associazioni Caritas Gubbio e Banco di solidarietà Gualdo Tadino.

L’iniziativa vedrà poi una fase finale dedicata a misurare l’impatto e l’efficacia del progetto attraverso un questionario di monitoraggio demografico, mirato ad analizzare il tessuto sociale in cui il programma si inserisce e a effettuare una valutazione dei risultati.

Le informazioni raccolte in forma anonima saranno utilizzate dal Banco dell’energia per produrre, con il supporto dell’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica, una fotografia del contesto in cui l’iniziativa si è sviluppata e dell’impatto generato, perché diventi una best practice replicabile in altri contesti di fragilità.

I protagonisti dell’evento

Il Presidente di Banco dell’energia, Marco Patuano, ha così commentato in vista della conferenza di presentazione del progetto “Energia in periferia” - Umbria: “È motivo di orgoglio per il Banco dell’energia inaugurare un nuovo importante progetto per contribuire a sostenere attivamente le famiglie umbre che vivono nel quotidiano la difficoltà di non potere accedere pienamente all’energia. In questa fase storica, con la diffusione del telelavoro e della didattica a distanza, non avere la corrente non significa solo non poter fare una doccia calda ma anche non poter lavorare o non poter garantire gli studi ai propri figli. Con questa attività entriamo in quei territori dove il fenomeno della povertà energetica negli ultimi anni è cresciuto esponenzialmente influendo sulla parità di condizione tra le famiglie italiane. Un’iniziativa che rientra nel più ampio progetto “Energia in Periferia” e attraverso la quale rafforziamo il nostro impegno per contrastare una situazione che genera disuguaglianze”.

Siamo davvero orgogliosi di essere al fianco di Banco dell’Energia in questa iniziativa - ha dichiarato Lorenzo Fronteddu, Corporate Affairs e Communication Director di JTI Italia. “Per noi di JTI, favorire la sostenibilità dei territori nei quali operiamo è un aspetto centrale del fare impresa. Qui in Umbria, abbiamo investito in modo crescente nel corso degli anni, investiamo e continueremo a investire in futuro, come testimonia il nostro recente impegno ad acquistare per i prossimi tre anni tabacco italiano. Ma siamo convinti che il ruolo della nostra azienda in questo territorio debba andare oltre l’impegno economico. In quest’ottica, lo scorso anno abbiamo siglato un contratto innovativo che supporta gli agricoltori nell’affrontare i rincari sui costi dell’energia, tutelandoli dall’aumento dei prezzi, mentre oggi inauguriamo questa iniziativa, che mette ancora una volta le persone al centro e farà la differenza per tante famiglie in difficoltà. È quindi un piacere poter dare il benvenuto a questo progetto, che vede la collaborazione di tutti gli attori oggi presenti con l’obiettivo di garantire un beneficio alla comunità: iniziative come questa ci ricordano che quando aziende, istituzioni e terzo settore lavorano insieme per il bene comune è ancora possibile dare vita a iniziative di successo, capaci di migliorare la vita delle persone”.

I dati sull’incidenza della povertà relativa familiare e individuale in Umbria mostrano un peggioramento rispetto alla media nazionale, e a livello locale anche il reddito medio familiare evidenzia numeri inferiori rispetto alla media umbra. I rincari delle bollette sull’energia che si sono registrati in questi primi mesi dell’anno rischiano di mettere letteralmente in ginocchio l’economia locale e le famiglie”, ha aggiunto il Sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati.

Per questo è fondamentale ogni intervento atto a sostenere chi è in difficoltà: salutiamo oggi con particolare piacere l’iniziativa del Banco dell’Energia che non solo prevede un aiuto diretto alle famiglie tramite il pagamento delle utenze, ma anche un importante percorso di educazione all’utilizzo dell’energia.

Non c’è dubbio rispetto al fatto che spetterà al Governo affrontare il tema celermente e con risorse adeguate, così da frenare conseguenze che potrebbero rivelarsi devastanti su un tessuto sociale già duramente colpito prima dalla crisi economica e poi dagli effetti della pandemia, ma iniziative come quella che presentiamo questa mattina possono dare un importante respiro e un concreto aiuto a tante situazioni difficili del nostro territorio”, ha aggiunto Stirati.

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