
Ancora un'aggressione alle forze dell'ordine per mano di stranieri all'interno degli uffici di pubblica sicurezza. Dopo il caso dei tunisini che hanno aggredito i poliziotti all'interno della questura di Avellino per riavere indietro la droga sequestrata, a Ferrara un altro 32enne nordafricano ha picchiato i carabinieri all'interno della caserma perché convinto che gli stessero trattenendo i documenti. Martedì 18 febbraio lo straniero si è recato nella caserma dell'Arma a Ferrara perché convinto di aver perso lì i suoi documenti.
L'uomo, che i testimoni riferiscono fosse in evidente stato di alterazione psicofisica, ha continuato a insistere nella sua versione, nonostante il personale in servizio in caserma abbia cercato di fargli capire a più riprese che i suoi documenti non si trovavano nell'edificio. Dopo alcuni minuti di discussione, lo straniero è andato in escandescenze e ha aggredito fisicamente i carabinieri, che per fermarlo sono stati costretti a ricorrere all'utilizzo dello spray al peperoncino in dotazione. Solo dopo vari tentativi lo straniero è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale ma, su ordine del pubblico ministero di turno, è stato immediatamente scarcerato. Niente di diverso rispetto a quanto accaduto a Como solo poche sere fa.
Un immigrato risultato essere irregolare sul territorio nazionale, con una lunga sfilza di precedenti e di alias, ha aggredito fisicamente un'agente durante un controllo di routine per l'identificazione. La poliziotta si è presa diversi pugni, alcuni al volto, e le sono stati dati 5 giorni di prognosi. Lo stranieri è stato processato per direttissima e gli sono stati inflitti 8 mesi di reclusione con pena sospesa. Pertanto, anche lui, è tornato libero. Esiste una tendenza per la quale i reati contro le forze dell'ordine vengono sempre più spesso derubricati e considerati secondari, a tal punto che chi aggredisce gli agenti viene il più delle volte lasciato libero.
Ora i sindacati di polizia chiedono maggiori tutele e l'approvazione del ddl Sicurezza, che inaprisce le pene per chi perpetra violenza contro gli agenti. Il rischio, come sta già succedendo, è che ci si senta quasi autorizzati a compiere simili aggressioni, in quanto non ci rischiano conseguenze. Il che è un pericolo per la tenuta democratica e per la sicurezza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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