"Gestivano biglietti e ingressi". Chi sono le due donne "contabili" della Curva Nord e Sud

Lente di ingrandimento degli inquirenti sulla nerazzurra Debora Turiello con l'ufficio nel Baretto: "Spiccate doti organizzative, registra tutti i movimenti e tiene in consegna il denaro". Approfondimenti anche sulla rossonera Roberta Grassi

"Gestivano biglietti e ingressi". Chi sono le due donne "contabili" della Curva Nord e Sud
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Con il passare delle ore emergono ulteriori dettagli nell'inchiesta "Doppia Curva", che vede il tifo organizzato di Inter e Milan sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti. La maxi operazione ha portato all'arresto di 19 persone e ora sono spuntati ulteriori particolari sul conto di due donne tutt'altro che secondarie e ignote: da una parte Debora Turiello per la fazione dei nerazzurri, dall'altra Roberta Grassi della galassia rossonera. Entrambe giudicate con importanti capacità di gestione e abilità nei conti. Bisognerà far luce sui loro compiti e sul ruolo svolto nelle rispettive curve sul grande volume di affari.

Turiello da anni milita nella Nord e, con il passare del tempo, si ritaglia una posizione sempre più centrale per quanto riguarda l'organizzazione della biglietteria. Liste delle prenotazioni, clienti, annotazioni dei pagamenti. La 40enne, ora ai domiciliari, viene descritta come una donna che si distingue per le "spiccate doti organizzative" e "dallo scrupoloso puntiglio nell'adempiere i compiti a lei affidati".

Stando a quanto riferito da La Repubblica, nella richiesta delle misure cautelari si fa riferimento alla saletta interna del Baretto 1957 dove - in occasione degli incontri casalinghi - "istituisce e gestisce un vero e proprio ufficio". Ed è questo il fulcro dell'attività, il cuore delle sue mansioni: "Riceve i pagamenti dei ‘clienti’, distribuisce le tessere a disposizione della curva, effettua - ove necessario - i cambi nominativo, registra tutti i movimenti su fogli-registri, tiene in consegna il denaro almeno fino al termine dell’incontro".

Nel testo si legge inoltre che Turiello e Renato Bosetti (leader del tifo interista) "sono stati impegnati insieme nell’iter della ricarica dei biglietti". Da dove "traggono i loro profitti"? Da un lato sui biglietti acquistati e venduti a nome della curva; dall'altro su quelli acquistati e venduti in maniera autonoma. Non a caso viene accusata di essere stata intercettata mentre commetteva irregolarità sull'intestazione dei reali fruitori dei biglietti delle partite, "modificando dolosamente le generalità adottate per rendere maggiormente difficoltosa l’identificazione".

Invece il ruolo di Grassi per la Sud dovrà essere approfondito. Nei suoi confronti è scattata solamente la perquisizione, ma si ritiene che possa essere una figura quasi a specchio di Turiello della Nord. "Raccoglieva gli incassi della Sud che poi consegnava al capo curva Luca Lucci", spiega il Corriere della Sera. Anche le parole di uno steward in servizio alle partite dell'Inter sono utili per inquadrare il business degli ingressi a San Siro: "Normalmente gli ultras mi indicano le persone, e io li faccio entrare. L’ho fatto per evitare che gli ultras possano 'sfondare' e che qualcuno di loro possa minacciare me o i miei collaboratori".

Poi evidentemente la situazione ha preso una piega ancora peggiore. "Da questa stagione, la Curva sta esagerando", aggiunge. Tanto che un altro sbotta: "Tu mi hai detto dieci (persone, ndr), ne sono arrivati 150!".

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