Ilaria Salis è tornata in Italia: l'europarlamentare è arrivata a Monza

L’attivista di sinistra, eletta alle europee con Avs, è tornata in libertà dopo 15 mesi di carcere in Ungheria. Il padre Roberto: "La fine di un incubo"

Ilaria Salis è tornata in Italia: l'europarlamentare è arrivata a Monza
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Ilaria Salis è tornata in Italia. L’attivista di estrema sinistra è giunta nel tardo pomeriggio, attorno alle ore 19.00, nella casa dei genitori a Monza dopo la scarcerazione avvenuta nei giorni scorsi a Budapest e il riconoscimento dell'immunità parlamentare da parte del giudice. La trentanovenne è arrivata a bordo di una macchina, una Volvo, insieme al padre Roberto. La neo eletta al Parlamento europeo ha sorriso e salutato le decine di giornalisti e fotografi che la attendevano da ore sotto casa.

È la fine di un incubo, la prima reazione di Roberto Salis: “Il viaggio e andato molto bene, Ilaria è molto stanca, provata. Ha avuto un periodo di carcerazione molto intenso e ha subito delle torture. Adesso ha bisogno di riposarsi, occorrerà un po’ di tempo per riposarsi. Adesso l’abbiamo riportata qua con tutte le fatiche che abbiamo fatto”. Rimangono da mettere a posto alcune cose, ha aggiunto, perchè comunque il processo è stato sospeso: "Adesso dobbiamo fare in modo che venga cancellata questa accusa per cui Ilaria ritiene di essere innocente". Incalzato sul quarantesimo compleanno della figlia, in programma lunedì, ha evidenziato: “Faremo qualcosa. Ne dobbiamo festeggiare due perché abbiamo saltato quello dell’anno scorso”. Ironizzando, Roberto Salis ha poi annunciato le sue dimissioni da portavoce della figlia e da candidato conto terzi. Il genitore, infatti, è stato presentissimo tra tv e giornali per sostenere la causa della figlia tra la detenzione e la candidatura alle europee: "Da ora in avanti tutti i giornalisti si possono rivolgere all'ufficio stampa di Avs".

Ilaria e Roberto Salis

Il padre dell’attivista, Roberto Salis, era partito per Budapest ieri pomeriggio. La neo europarlamentare resterà a Monza per qualche giorno, poi sarà attesa a Strasburgo per preparare la prima seduta del Parlamento europeo in programma il 16 luglio. Ancor prima della proclamazione ufficiale degli eletti, l’Ungheria ha riconosciuto alla Salis le sue prerogative di parlamentare Ue, a cominciare dall’immunità, con il via alla revoca degli arresti e la sospensione del processo. Ma la giustizia magiara sta già valutando le prossime mosse, a partire dalla richiesta di autorizzazione a procedere che consentirebbe al tribunale di portare avanti il procedimento. Ricordiamo che la maestra lombarda rischia una condanna a 25 anni di reclusione.

Il rientro in Italia è arrivato all'indomani del ritorno in libertà, dopo 489 giorni da detenuta, di cui 466 in carcere. Ilaria Salis era stata arrestata nella capitale ungherese l'11 febbraio del 2023 con la pesante accusa di aver aggredito, assieme ad altre persone, due militanti dell'estrema destra durante le rievocazioni neonaziste del "giorno dell'onore", riservate alla "resistenza" delle SS contro l'avanzata dell'Armata Rossa durante la Seconda guerra mondiale.

L'italiana, secondo l'accusa, avrebbe fatto parte di "un'organizzazione criminale creata per commettere atti violenti" collegata alla "HammerBand" di Lipsia, nota realtà tedesca anarco-rivoluzionaria. Il suo caso ha attirato l'attenzione internazionale per la prima udienza del processo, in cui la Salis è apparsa in tribunale a Budapest in catene, mani e piedi legati.

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