Incidente e caos: il giorno nero dei treni

Ritardi di ore, 50 convogli cancellati, in migliaia nelle stazioni. Lunedì un altro scontro

Incidente e caos: il giorno nero dei treni

Decine e decine di treni cancellati, ritardi delle corse anche di cinque ore, coincidenze saltate, passeggeri con lo sguardo sconsolato fisso sui tabelloni delle partenze e degli arrivi nelle stazioni di mezza Italia per capire se e quando il proprio treno sarebbe partito, file interminabili agli info-point, viaggiatori che cercavano risposte smanettando sui display dei cellulari. Giornata da dimenticare, quella di ieri, per chi doveva viaggiare. È bastato il deragliamento nella notte del carro di un treno merci presso la stazione di Firenze Castello, nella zona nord della città toscana, a mandare in tilt l'intera rete ferroviaria dividendo in due il Paese. Un incidente senza feriti, dopo quello di lunedì scorso, sempre nell'area di Firenze, che aveva coinvolto due treni merci. La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo. Il convoglio deragliato ha provocato l'abbattimento di alcuni pali e tralicci che sorreggono i cavi dell'alimentazione elettrica, interrompendo l'Alta Velocità tra Firenze e Bologna, in particolare sulla linea Milano-Roma e Venezia-Roma e su quella regionale Firenze-Prato-Viareggio, con gravi ripercussioni sulla circolazione sia al nord che al sud. Impossibile raggiungere Torino, Milano, Brescia e Bolzano, ma anche Napoli, Salerno e Lecce. Nonostante i tecnici di Rfi si siano subito messi al lavoro per riparare il danno, il traffico è ripreso gradualmente soltanto pochi minuti prima di mezzogiorno. Nel frattempo per turisti e pendolari è stato l'inferno. C'è stata gente rimasta bloccata tutta la notte sui convogli, come accaduto ai 160 passeggeri dell'Intercity Milano-Salerno fermi dalle 2.30 di mercoledì senza la possibilità di essere evacuati perché i vagoni erano fuori dalla banchina. Un anziano ha fatto chiamare l'ambulanza: «Mi manca l'aria, non riesco a respirare». È dovuto intervenire un locomotore a gasolio per trainare il treno nella stazione più vicina, a Sesto Fiorentino. Intrappolata nel caos della stazione Termini di Roma anche una scolaresca di 13enni austriaci in gita, costretta a restare una notte in più nella capitale. C'è chi ha impiegato nove ore, passando per Genova, per tornare a Roma da Milano, dopo un paio di giorni tra gli eventi del FuoriSalone e la partita di Champions dell'Inter, eventi che hanno affollato più che mai le banchine della stazione Centrale. Chi aveva urgenza di partire ha pensato di ovviare ai problemi dei treni prendendo l'aereo, anche se il biglietto comprato nel giorno stesso del viaggio ha costi ben superiori ai duecento euro per Roma e Napoli (per il Codacons i prezzi sarebbero schizzati addirittura a mille euro, tanto da chiedere l'intervento dell'Antitrust). Forse anche per questo agli aeroporti di Linate e Malpensa non ci sono stati affollamenti particolari. «Abbiamo treni diversi, in ritardo o cancellati. È un disastro totale. Ci aspettano a un congresso di oncologia ma non so se arriveremo», si lamenta una dipendente Novartis in partenza con alcune colleghe per Roma. Qualcuno prova a salire sui treni che partono, chiedendo al capotreno se c'è posto. «Il mio treno era alle 7.20 e sono congelata», racconta una giovane in partenza per Salerno. Quando sul binario finalmente arriva un Frecciarossa diretto nella capitale una piccola folla ordinata si mette in coda dietro la barriera formata dal personale di Trenitalia che controlla i biglietti: sale prima chi ha prenotato esattamente quel treno, gli altri dopo se ci sono posti liberi. In coda c'è anche chi è diretto al sud. «Almeno ci avviciniamo», dice un passeggere che deve raggiungere Reggio Calabria. I più pessimisti si rassegnano e cominciano a cercare un posto dove dormire, perché appare subito chiaro che ci vorrà un bel po' per tornare alla normalità. Nonostante Trenitalia abbia fatto il possibile per alleviare i disagi dei passeggeri, riprogrammando l'offerta dei collegamenti regionali e attivando, laddove possibile, un servizio sostitutivo con autobus, è stata una giornata davvero complicata per molti.

Sin dalle prime ore della mattina è stata potenziata l'assistenza nelle stazioni interessate e sono stati inviati mail e sms ai viaggiatori interessati da ritardi, deviazioni di percorso e cancellazioni. Chi non è riuscito a partire o ha rinunciato potrà ottenere un rimborso integrale del biglietto. E ha tempo un anno per chiederlo.

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