Inneggiava al jihad ed era nella rete del terrorista di Bruxelles: espulso tunisino residente a Vercelli

Dai social inneggiava al jihad e rivendicava l'appartenenza allo Stato islamico e la vicinanza ad Hamas: un tunisino di 32 anni con permesso speciale è stato accompagnato alla frontiera

Inneggiava al jihad ed era nella rete del terrorista di Bruxelles: espulso tunisino residente a Vercelli
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Nuova espulsione dal Paese per rischio terrorismo. Nelle ultime ore è stato accompagnato all'aeroporto di Roma-Fiumicino, per essere accompagnato nel suo Paese di origine, un cittadino tunisino che da tempo risiedeva a Vercelli. Il 32enne, titolare anche di protezione speciale, è stato espulso dall’Italia, come ha scritto il questore di Vercelli, Giuseppe Mariani, per "motivi di sicurezza dello Stato e prevenzione del terrorismo". L'espulsione è stata effettuata in ottemperanza al decreto del ministro dell'Interno, emesso il 18 settembre scorso, mediante l'accompagnamento del predetto presso la frontiera di Roma.

L'uomo è stato posto sotto stretta osservazione a partire dal maggio 2024 da parte dei militari del Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri di L'Aquila, sotto la direzione della Procura di L'Aquila. Si è arrivati a lui seguendo la rete dell'attento di Bruxelles dello scorso 16 ottobre 2023, quando Abdessalem Lassoued uccise in pieno centro città due tifosi svedesi arrivati in città per assistere alla partita della propria nazionale. Lassoued era irregolare sul territorio europeo e il suo attacco venne rivendicato dallo Stato islamico poche ore dopo la sparatoria. Il tunisino è stato neutralizzato dalla polizia in un bar della città belga. Il soggetto espulso dall'Italia è risultato essere uno dei contatti social di Lassoued e, nell'approfondita indagine condotta dagli uomini dell'Arma, è emerso che anche lui fosse propenso ad una radicalizzazione religiosa violenta e rappresentasse un serio e concreto pericolo per la sicurezza.

Nello specifico, è emerso che lo stesso tunisino espulso dall'Italia ha più volte rivendicato la propria adesione ideologica alle organizzazioni terroristiche Stato Islamico e Hamas mediante la condivisione di post inneggianti al jihad. Ovviamente, prima dell'espulsione, al tunisino è stata revocata la protezione speciale, che aveva ottenuto in ragione di una presunta necessità di essere tutelato dallo status di rifugiato. Il permesso speciale non è più un istituto valido nel nostro Paese, in quanto ha dimostrato in passato di essere eccessivamente flessibile nel far ottenere l'asilo anche a soggetti che non avevano alcun diritto, che non scappavano da guerre o persecuzioni. L'esempio del tunisino è esemplare.

Il conflitto in Medioriente e gli appelli al risveglio delle cellule dormienti che si sono radicate in Europa, così come l'invito all'azione ai lupi solitari, ha necessariamente chiamato i governi europei a una stretta più energica contro terrorismo e attacchi alla sicurezza. E l'Italia non fa eccezione, come dimostra l'aumento di espulsioni.

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