L'America "ruba" il Palio di Siena. L'ira in Toscana: "Mai autorizzati"

Il Palio di Siena sarà il tema della parata di carnevale di New Orleans, il prossimo 21 febbraio. Il Consorzio di Tutela del Palio di Siena non ha però nascosto l'irritazione, in quanto i rappresentanti della manifestazione americana hanno deciso di procedere nonostante il loro parere contrario

Una delle ultime edizioni del Palio
Una delle ultime edizioni del Palio

Il Palio di Siena sarà l'indiscusso protagonista del carnevale di New Orleans, negli Stati Uniti. Si tratta però di una decisione unilaterale: il Consorzio di Tutela per il Palio non ha infatti mai dato l'ok, ma gli organizzatori della rassegna americana se ne sono infischiati e hanno pensato di procedere lo stesso nonostante il parere apertamente contrario delle contrade. Nella città toscana si mastica quindi amaro, considerando l'attaccamento dei senesi alla loro tradizione. Ma tant'è: tutto è iniziato nei giorni scorsi, quando l'organizzazione che cura la parata di carnevale della Louisiana ha annunciato il tema della sfilata di Martedì Grasso, che si terrà il prossimo 21 febbraio. E il tema del corteo sarà rappresentato proprio dal Palio senese: i partecipanti sfileranno in maschera, riprendendo anche i colori dei contradaioli.

Una scelta ponderata, quella compiuta dal comitato americano, sulla base del parallelismo New Orleans-Siena. "Come il Carnevale ha aiutato a definire New Orleans, le secolari tradizioni del Palio hanno aiutato a definire l'antica città toscana di Siena", si legge sul sito della manifestazione, traducendo dall'inglese. Nel testo, gli organizzatori a stelle e strisce hanno spiegato agli utenti le regole del Palio e la suddivisione di Siena in diciassette contrade, che si sfidano due volte all'anno in estate (salvo eccezioni, ovvero qualche "Palio straordinario" dettato da ricorrenze particolari). Una vetrina che il direttivo che organizza il "vero" Palio non ha tuttavia apprezzato, anzi. A dirla tutta, lo scorso autunno ci sarebbero stati anche stati alcuni contatti fra le parti: dalla città americana, i rappresentanti del "Mardì Gras" avevano contattato i loro omologhi del Palio, illustrando loro il progetto. Un piano che il Consorzio di Tutela del Palio non ha voluto autorizzare per tutelare l'unicità della kermesse che piace molto anche ai turisti americani in visita in Toscana.

Dall'altra parte però, non si sono evidentemente posti alcun problema: una volta resisi conto che il parere positivo non sarebbe mai arrivato, hanno fatto spallucce e sono andati avanti lo stesso. E Antonio Carapelli, presidente del Consorzio di Tutela, non ha nascosto rabbia e amarezza. “Come Consorzio non abbiamo autorizzato nulla, ma non c'è potere di intervenire in un qualcosa che viene fatto oltreoceano - il suo commento, riportato dal quotidiano La Nazione - Gli organizzatori della parata avevano contattato il Consorzio ad ottobre ma alcuni dei loro carri erano già in fase di realizzazione.

Dal loro punto di vista però non c’è se non altro l’intenzione di screditare la nostra festa. Non si condivide e nemmeno si autorizza lo svolgimento della parate perché si rischierebbe di dare il via ad un processo di emulazione”.

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