Hýbris: con questa parola, gli antichi greci indicavano quelle azioni che cercavano di sovvertire l'ordine umano e divino delle cose. L'epica e la tragedia ne sono piene; Agamennone si appropria di Criseide, sacra ad Apollo, e il dio lo punisce con la peste; Serse, secondo Eschilo, perde a Salamina a causa della sua arroganza. Ma è nella tragedia di Sofocle, in particolare in quella legata al ciclo tebano, che il concetto di hýbris emerge con maggior forza. Edipo ammazza suo padre e sposa la sua stessa madre, dalla quale avrà due figli, Eteocle e Polinice, che sono anche suoi fratelli e che saranno costretti dalle catene del fato ad ammazzarsi a vicenda. Solo a prezzo del sangue (e non poteva essere altrimenti visto che tutte le religioni hanno un elemento sacrificale) si può mettere fine all'errore. All'hýbris. Alla sfida alla divinità.
Oggi il mondo si è capovolto e quello che era l'ordine naturale delle cose è, se non negato, almeno messo in discussione. Una vera e propria rivoluzione che dura da decenni (grosso modo dagli anni Sessanta). Si è passati dallo sdoganamento dell'omosessualità per arrivare a, neppure troppo timide, aperture nei confronti della pedofilia, come ebbe a dire un idolo dell'attuale movimento Lgbt, Mario Mieli: "Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino non tanto l'Edipo, o il futuro Edipo, bensì l'essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l'amore con loro. Per questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega, calando sul suo erotismo la griglia edipica. La società repressiva eterosessuale costringe il bambino al periodo di latenza; ma il periodo di latenza non è che l’introduzione mortifera all’ergastolo di una 'vita' latente. La pederastia, invece, 'è una freccia di libidine scagliata verso il feto' (Francesco Ascoli)".
Follia? No. Nei Paesi Bassi, per esempio, nel 2006 venne fondato un movimento - chiamato Partito dell'amore fraterno, della libertà e della diversità - che, tra i punti del suo programma, aveva quello di abbassare l'età media per il consenso nei rapporti sessuali a 12 anni o ad eliminarlo del tutto, legalizzare la pedopornografia e la zoofilia. Inutile dire che alcuni tra i fondatori di questo partito fossero dei pedofili e che la creazione di questo movimento rappresentasse un tentativo di sdoganare la pedofilia nei Paesi Bassi. Fu un flop clamoroso e, quattro anni più tardi, il Partito fu sciolto (anche se è stato rifondato nel 2020).
Dalla pedofilia all'incesto, però, il passo è breve. Se non ci sono limiti, se tutto è concesso, se ogni pulsione è buona, perché mettere limiti? Nei giorni scorsi alcuni influencer, i maître à penser della contemporaneità, hanno rilanciato questa ipotesi. In una diretta Twitch Maria Sofia Federico (nota per la sua attività su Only Fans) ha detto: "Io assolutamente la vedo come una cosa che va normalizzata, anzi credo che sia un fallimento della cultura il fatto che l'incesto sia ancora visto come un tabù". E lo youtuber Ivan Grieco: "Basta che venga fatto usando precauzioni e non per riprodursi. Spieghiamolo bene, altrimenti ci dicono che siamo matti. Io non ne farei una battaglia tipo 'regolamentiamo l'incesto', come con le droghe leggere o l'eutanasia, semplicemente lo tollero". Travolta dalle polemiche, la Federico ha provato a correggere il tiro, dicendo di esser stata fraintesa e che parlava di una società utopica dove la famiglia veniva sostituita dalla comunità. La toppa, però, è peggiore del buco perché nella storia, laddove la famiglia è stata sostituita dalla società o, peggio ancora, dallo Stato si sono registrati alcuni tra i peggiori crimini che l'uomo ricordi (nazionalsocialismo e comunismo su tutti).
Ciò che oggi sembra follia domani rischia di diventare una tragica realtà.
Anche perché, di fatto, storie di incesto legalizzate esistono già. L'attrice spagnola Ana Obregón, per esempio, è diventata madre usando il seme (congelato) del figlio morto nel 2020. Il mondo di domani è già qui. Purtroppo.
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