Spiagge erose dalle mareggiate e pontili sommersi dall'acqua. Sono gli effetti devastanti del maltempo che si è abbattuto sul litorale veneto, tra Bibione e Jesolo, negli ultimi giorni. Isola Verde, un piccolo paradiso naturale tra le foci dell'Adige e del Brenta, a Chioggia, è stata ancellata dalla pioggia. Stando a quanto riporta il Corriere.it, sarebbero scomparsi circa 15 milioni di metri cubi di sabbia in pochi giorni. Venezia, salva grazie al Mose, ha perso invece l'isola Pellestrina, dove nel 2000 fu costruita una spiaggia artificiale che fungeva da diga in caso di alluvioni. Intanto cresce la preoccupazione dei sindaci per i costi del ripascimento: si contano danni da milioni euro.
La maxi erosione a Isola Verde
Isola Verde è completamente sparita. Un'erosione del genere, raccontano i concessionari delle spiagge, non si vedeva da almeno dieci anni. "I concessionari rischiano di perdere l’intera area loro assegnata - spiega al Corriere.it il presidente di Gebis Chioggia Spiagge, Gianni Boscolo Moretto - già possiamo parlare di almeno 300 mila euro di danni alle strutture private e di qualche milione di euro necessari per il ripascimento". Per fare una stima precisa dei danni bisognerà aspettare che l'acqua cominci a defluire, ma ci vorranno almeno centomila euro per ripristinare gli stabilimenti balneari del posto.
L'appello dei sindaci: "Avremo bisogno di aiuto"
Situazione disastrosa anche a Bibione, una frazione del comune di San Michele al Tagliamento. "La spiaggia di Bibione è ancora sommersa - dice il sindaco di San Michele al Tagliamento, Flavio Maurutto -il vento di Libeccio dovrebbe venirci in aiuto, varie strutture degli stabilimenti balneari sono state sommerse e sostenere i costi per il ripascimento sarà un problema. È ancora presto per la stima dei danni, si cominceranno a vedere non appena l’acqua sarà defluita. Avremo bisogno di un aiuto economico dalla Regione o dal governo". Mauro Alemao, sindaco di Chioggia, si unisce all'appello del collega sollecitando interventi di ripascimento tempestivi per Isola Verde: "Isola Verde necessita di interventi importanti - dichiara Alemao - di dighe soffolte che fermino le onde. Ora andrebbe fatto subito un primo ripascimento, a cui dovrebbe seguirne un altro prima dell’inizio della stagione, tra fine aprile e metà maggio. La spiaggia al momento non c’è più".
La situazione a Jesolo
A Jesolo si registrano raffiche di vento con punte di 80 chilometri all'ora. Un paio di chioschi sono stati scoperchiati e i marciapiedi distrutti dall'impeto delle onde. Il sindaco Christofer De Zotti stima danni per un milione di euro. A Venezia, invece, la situazione è ancora sotto controllo. "Il centro storico è salvo - puntualizza il delegato alle Isole del Comune di Venezia, Alessandro Scarpa Marta - l’acqua non è entrata dalla porta, fermata dal Mose.
Peccato la si lasci entrare dalla finestra, dato che il governo non ha ancora trovato i fondi per terminare i lavori complementari al Mose". Poi conclude: "Se l’acciaio regge ma le opere collaterali no, presto Venezia non sarà più salva".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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