Morta a 104 anni la partigiana Iole Mancini: torturata da Priebke, ultima sopravvissuta della prigione di via Tasso

Interrogata più volte dal boia delle Fosse Ardeatine, dopo la cattura mantenne il silenzio proteggendo chi era sfuggito agli occupanti

Morta a 104 anni la partigiana Iole Mancini: torturata da Priebke, ultima sopravvissuta della prigione di via Tasso
00:00 00:00

È morta all'età di 104 anni la partigiana Iole Mancini, ultima sopravvissuta della prigione di via Tasso e memoria storica della Resistenza. Insieme al marito Ernesto Borghesi, entrambi componenti dei Gap, combatterono i nazifascisti nella Roma occupata. Mancini ha raccontato la sua storia nel romanzo, scritto con il giornalista Concetto Vecchio, Un amore partigiano. "Priebke mi torturò, ma non tradii il mio amore partigiano", evidenziò in un passo del libro, facendo riferimento a quando, reclusa nella prigione di via Tasso, uno dei simboli più feroci dell'occupazione nazista nella Capitale, venne interrogata a più riprese da Erich Priebke, il boia delle Fosse Ardeatine, senza mai tradire sia il marito Ernesto sia i suoi compagni.

Il ricordo dell'Anpi

"Iole Mancini - ha sottolineato in una nota l'Anpi - resistette per amore della libertà. Ciao, ci mancherai da morire". Alla Liberazione di Roma i nazisti in fuga avevano radunato i prigionieri su dei camion per trasportarli al nord. Per un guasto al mezzo dove era stata fatta salire insieme ad altri, scampò alla tragica sorte che toccò ai martiri de La Storta. Per tutta la vita ha testimoniato la ferocia nazifascista e i valori di libertà e giustizia per una società solidale come scritto col sangue sulla Costituzione.

Il ricordo di Elly Schlein

Molto personale il ricordo della segretaria del Pd Elly Schlein. "A nome mio e di tutta la comunità democratica - ha dichiarato - esprimo il più profondo cordoglio per la scomparda di Iole Mancini". L'esponente politica ha poi aggiunto: "Una vita intera dalla parte giusta: quella della libertà e della Costituzione antifascista. Negli ultimi mesi ci è capitato spesso di tenerci per mano, con Iole, di scambiarci tante cose.

Mi raccontava della Resistenza, della prigionia, del suo grande amore, ma pure di quanto le piacesse andare nelle scuole a confrontarsi con le nuove generazioni, a condividere e diffondere la memoria collettiva dei tempi più bui del nostro passato recente".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica