Non si spengono le luci sul naufragio del Bayesian, il veliero extra lusso affondato al largo delle acque di Porticello (Palermo) lo scorso agosto. The Italian sea group, la società che ha ha rilevato il marchio della società costruttrice, Perini Navi, ha dato mandato ai propri legali di agire nei confronti del quotidiano New York Times per un articolo pubblicato lo scorso 31 ottobre.
Sul naufragio del veliero, costato la vita a sette persone, si sta indagando a livello internazionale per stabilire le cause e procedere con gli indennizzi. L’imbarcazione - di proprietà di Mike Lynch e della moglie Angela Baccares - ha trascinato in acqua le 22 persone che si trovavano a bordo per una crociera extra lusso nel Mediterraneo. A bordo c'erano 12 passeggeri e 10 membri dell'equipaggio. Sull’affondamento indaga per naufragio e omicidio colposo la Procura di Termini Imerese che ha iscritto nel registro degli indagati il comandante James Cutfield, l'ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio inglese Matthew Griffiths, che la notte della bufera era di guardia in plancia.
L'accusa verso il Nyt
Secondo la Italian Sea Group il New York Times avrebbe attribuito l'affondamento alla scelta progettuale del monoalbero, che si sarebbe in un secondo momento inclinato facendo imbarcare acqua. Secondo il quotidiano statunitense un altro punto debole sarebbe rappresentato dalle porte e dalle aperture dello scafo.
Cosa dice il costruttore
Il costruttore del veliero non ci sta e in una nota spiega che "il Bayesian pur avendo una curva di stabilità leggermente diversa da un ketch è comunque pienamente e ampiamente conforme ai criteri di stabilità definiti dalla Maritime Coastguard Agency per le imbarcazioni commerciali a vela". The Italian Sea Group precisa inoltre che "il Bayesian è stato progettato da uno dei più famosi architetti navali del mondo, Ron Holland, mentre non leggiamo alcun nome a loro dire progettisti che apoditticamente affermano che la barca offre evidenti debolezze". In quanto alle porte della nave "teniamo a sottolineare che le porte menzionate sono a tenuta stagna - prosegue - come richiesto dalle norme e possono causare allagamenti progressivi solo se lasciate aperte e con angoli di sbandamento superiori a 30 gradi, quindi non possono rappresentare in alcun modo un difetto di progettazione o una debolezza, se azionate correttamente" , conclude The italian sea group.
Le vittime
Le sette vittime del naufragio sono: Recaldo Thomas, cuoco di bordo; Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International; sua moglie Anne Elizabeth Judith Bloomer; l'imprenditore britannico Mike Lynch; la figlia Hannah Lynch; il legale di Lynch, Chris Morvillo; sua moglie Neda Morvillo.
I superstiti
Quindici persone sono state salvate subito dopo il naufragio, mentre altre sette sono state date per disperse. I superstiti sono: James Emsilie e la moglie Charlotte Golunski, entrambi di 35 anni, con la figlia Sophia di un anno; Angela Baccares, 57 anni, inglese, moglie dell'imprenditore britannico Mike Lynch; Sasha Murray, 29 anni, irlandese; Myin Htun Kyaw, 39 anni, del Myanmar; Matthew Griffith, francese di 22 anni; James Calfield, 51 anni, della Nuova Zelanda, comandante della nave.
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