La procura di Brescia ha chiesto il rinvio a giudizio per Oscar Maggi, accusato di concorso nell'omicidio di Mario Bozzoli. Dopo la sentenza definitiva nei confronti di Giacomo Bozzoli, condannato all'ergastolo lo scorso primo luglio, si aprirà così un nuovo processo per la morte dell'imprenditore che l'otto ottobre 2015 sarebbe stato gettato nel forno della fonderia di famiglia a Marcheno, nel Bresciano. Maggi era presente in fonderia quella sera ed è stato l'operaio che ha sbloccato l'impianto di areazione del forno andato in blocco dopo aver generato una fumata anomala.
L’inchiesta
Secondo la corte d’Assise Mario Bozzoli è morto, ucciso nella ditta di famiglia a Marcheno dal nipote Giacomo poco dopo le 19.15 dell’8 ottobre 2015 con la complicità dei due operai addetti al forno Giuseppe Ghirardini e Oscar Maggi, grazie alla connivenza di Aboyage Akwasi e del fratello Alex. Conclusioni messe nero su bianco nelle 270 pagine di motivazioni della sentenza di primo grado con cui era stato condannato all’ergastolo Giacomo Bozzoli, il nipote dell’imprenditore svanito nel nulla l’8 ottobre di 9 anni fa. Secondo i giudici, Mario Bozzoli sarebbe stato ucciso nella fonderia di famiglia e il suo cadavere sarebbe stato gettato in uno dei forni dell’azienda di Marcheno.
Ricostruzione confermata
A distanza di quasi due anni e mezzo dalla decisione della corte d’assise la procura di Brescia ha chiuso le indagini. E lo ha fatto sposando la ricostruzione fatta dai giudici di primo grado. Per gli inquirenti, quindi, Maggi avrebbe partecipato all’omicidio di Mario Bozzoli mentre Alex Bozzoli e Abu (la loro posizione è stata stralciata da quella di Oscar Maggi) con le loro dichiarazioni avrebbero cercato di “depistare“ le indagini. Già nei mesi scorsi, era dicembre 2023, Oscar Maggi era stato sentito in procura in relazione a questa inchiesta bis. Davanti agli inquirenti, però l’operaio 47enne si era avvalso della facoltà di non rispondere. Niente interrogatorio invece per Alex Bozzoli e Abu che nel frattempo si è trasferito a Londra anche se a Pasqua sarebbe tornato in Italia.
Nuova chiusura indagini
Non è la prima volta che Maggi, Alex Bozzoli e Akwasi sono coinvolti nella vicenda.
Era già accaduto nel dicembre del 2015 quando la procura generale, che nel frattempo aveva avocato l’inchiesta sulla scomparsa del 52enne, aveva chiuso le indagini contestando il reato di omicidio ai due fratelli Bozzoli e quello di favoreggiamento a i due operai. Nel 2020 la stessa procura generale aveva però chiesto il rinvio a giudizio per il solo Giacomo Bozzoli, mentre per gli altri tre indagati aveva avanzato la richiesta di archiviazione. Ora la nuova decisione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.