A un mese di distanza dall'ultima missione, sono già due le navi Ong che hanno ripreso il mare in direzione del Mediterraneo centrale. La nave Humanity 1 ha lasciato il porto di Burriana, in Spagna, lo scorso 24 novembre e ora naviga a sud di Malta. La Geo Barents, invece, ha lasciato Augusta nel tardo pomeriggio di ieri e si trova in queste ore al largo delle coste orientali, sempre dell'isola di Malta. Nessuna delle due batte bandiera italiana ma sono rispettivamente navi identificate e riconosciute, rispettivamente, dalla Germania e dalla Norvegia.
Un elemento, questo, che non va sottovalutato ma che, anzi, è stato cruciale nel braccio di ferro tra le navi Ong e il governo Meloni, con in testa il ministro Matteo Piantedosi, che si è svolto tra la fine di ottobre e i primi di novembre. Il diritto marittimo internazionale, infatti, prevede che le navi vengano considerate come estensione territoriale della bandiera battuta, dovendo rispondere alle leggi dello Stato di appartenenza. Un principio che non viene mai applicato dalle Ong, che pretendono di sbarcare i migranti recuperati nel Mediterraneo, senza documenti, in Italia.
Il governo di Giorgia Meloni lo scorso novembre ne ha accolte due delle quattro che per giorni hanno premuto sui bordi italiani, di cui due hanno agito con prepotenza contro il nostro Paese, rifiutandosi di lasciare la banchina del porto di Catania nella quale era stato concesso l'approdo solo per il tempo necessario per espletare le operazioni di soccorso. Nel momento in cui sono state invitate a uscire dalle acque nazionali si sono ribellate, dichiarando che sarebbero uscite solo nel momento in cui tutti i migranti sarebbero stati sbarcati.
Ora che sono tornate in mare due delle quattro navi, che è previsto anche l'inizio dell'operazione in mare dell'unica nave Ong battente bandiera italiana, la Mare Jonio, e che sta per partire anche la missione dell'enorme nave Sea Watch 5, non è da escludersi che nelle prossime settimane possano verificarsi nuove tensioni.
Le organizzazioni non governative, supportate dalla politica di sinistra, alzeranno la voce per entrare nel nostro Paese con i migranti irregolari, per lo più economici, per i quali la nostra Costituzione non prevede nessun obbligo di accoglienza. E ci sono anche la Ocean Viking e la Rise Above che potrebbero tornare in mare a breve: sei navi che pretenderanno l'ingresso in Italia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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