Scene da film dell’orrore questo pomeriggio a Palermo, dove un ragazzino di quattordici anni è stato accoltellato da un compagno di scuola appena undicenne. L’aggressione si è consumata in via del Vespro, nelle immediate vicinanze del Policlinico “Paolo Giaccone” e della cittadella universitaria.
Al ragazzo è stato bucato un polmone
Non è ancora chiaro se l’accoltellamento sia avvenuto o meno all’interno dell’istituto Salvatore Quasimodo. La giovanissima vittima è stata accompagnata dal nonno e da alcuni parenti all’ospedale Civico. Al suo arrivo il personale medico ha constatato moltissime ferite da taglio nel petto e nelle mani. Uno dei tanti fendenti ricevuti gli avrebbe bucato il polmone, mettendolo seriamente in pericolo di vita. Il team medico coordinato dal primario Massimo Geraci è riuscito a stabilizzare il giovane palermitano prima che fosse troppo tardi. Nonostante le profondi ferite e il ricovero nell’area critica del nosocomio siciliano il ragazzo - che da pochi giorni aveva compiuto quattordici anni - non sarebbe in pericolo di vita, ma l’attenzione rimane alta.
L'aggressore portato in ospedale
Il piccolissimo aggressore invece è stato portato all’ospedale dei Bambini per tutti gli accertamenti del caso, ma non risulta essere stato ferito in alcun modo. Sul luogo dell’accoltellamento sono arrivati i carabinieri, avvertiti da alcuni abitanti della zona. I militari hanno già avviato le indagini, nel tentativo di cercare di ricostruire quanto accaduto. Aleggiano ancora molti dubbi su cosa abbia potuto spingere un bambino di undici anni ad accoltellare un compagno di scuola.
Migliaia di palermitani con il fiato sospeso
La notizia in pochissimi minuti ha fatto il giro del web indignando moltissime persone. Un episodio di crude e insensata violenza fra due giovanissimi, in una zona di Palermo conosciuta per l’alta densità criminale. Migliaia di utenti sui social network rimangono col fiato sospeso e pregano per il ragazzino accoltellato. “Non si può morire in questo modo a quest’età - commenta una signora in un gruppo Facebook dedicato al capoluogo siculo - anche se i due avessero litigato, la reazione del più piccolo mi sembra spropositata ed insensata”.
“Bisogna fare qualcosa - scrive nello stesso post un uomo - in certe zone di Palermo la criminalità dilaga e questi purtroppo ne sono gli esempi lampanti. Bisognerebbe educare meglio questi ragazzi prima a casa, poi a scuola”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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