In Italia ci sono tre milioni di veicoli che circolano senza assicurazione. Questo è il dato più preoccupante tra quelli snocciolati oggi durante la conferenza stampa congiunta tra la Fondazione Ania e la polizia di Stato.
“Si tratta di una stima attendibile perché tiene conto ed esclude sia i mezzi soggetti a depositi giudiziari che quelli che, pur se immatricolati, insistono in aree private e non hanno un obbligo assicurativo”, ha spiegato Umberto Guidoni, segretario generale della Fondazione Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici), che giudica il dato alquanto inquietante “perché riguarda il 5,6% dei veicoli che circolano su strada” e “con un mezzo non assicurato la possibilità è abbastanza alta". Durante la conferenza stampa si è parlato a lungo di Plate Check, un progetto partito nel 2018 e sviluppato in collaborazione tra la polizia di Stato e la Fondazione Ania con l’obiettivo di ridurre gli incidenti stradati causati da veicoli senza copertura assicurativa, non sottoposti alla revisione obbligatoria o coinvolti perché i conducenti non rispettavano i tempi di guida e riposo. I reparti della polizia stradale, grazie al contributo indispensabile della Fondazione Ania, hanno potuto usufruire di Street Control, ossia dispositivi dotati di una telecamera in grado di leggere fino a 100 targhe al secondo e, tramite un collegamento con la motorizzazione, hanno potuto verificare lo stato assicurativo e la conformità alla revisione dei veicoli.
"Sul fronte della sicurezza stradale la collaborazione con la Polizia stradale dura da 20 anni e questo ha fatto sì che la situazione è migliorata significativamente, soprattutto tra i giovani", ha detto Guidoni. “Questa iniziativa permesso di effettuare 15 milioni controlli in cinque anni, con il rilevamento di molte infrazioni”, ha messo in evidenza anche Filiberto Mastrapasqua, direttore del servizio di polizia stradale. Attraverso lo Street Control, dall'inizio del 2023 fino al 30 novembre del 2023, sono stati controllati 3.218.749 veicoli dalla polizia stradale, e di questi l’8,79% (121.711 veicoli) sono risultati privi di revisione. Sempre nello stesso periodo di tempo, grazie a un altro dispositivo, il Police Controller, è stato analizzato il mancato rispetto dei tempi di guida e riposo da parte dei conducenti professionali. Su 240.312 veicoli controllati, ci sono state 35.299 violazioni (14,7%) per mancato rispetto dei tempi di guida/riposo nei confronti dei conducenti professionali. Tra il 4 e il 10 dicembre sono stati controllati i servizi straordinari di verifica dei tempi di guida di 4.547 veicoli e sono state riscontrate delle irregolarità in quasi il 40% dei veicoli (1.796 di cui 1.701 mezzi pesanti e 95 autobus) di cui 750 (16,5% rispetto ai veicoli controllati). “La guida non è un'attività semplice, ma complessa. Il mondo che circonda il veicolo è un mondo complesso ed è a quello a cui bisogna fare riferimento non alla semplice tecnica di guida", ha detto Mastrapasqua, che avverte: "Monopattini, pedoni, bus, camion sono tutti elementi che vanno a incidere sulla circolazione stradale e sui quali dobbiamo porre l'attenzione”.
Anche essere sovrappensiero, telefonare o comunque guardare il telefonino mentre si guida “vuol dire percorrere al buio metri di strada e non ce lo possiamo permettere” perché “l’imprevisto è dietro l’angolo”. Probabilmente, in futuro, la tecnologia garantirà una guida autonoma che ridurrà gli incidenti “ma per adesso, il 93% delle cause di incidentalità sono dovute al fattore umano".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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