
La presentazione del libro di Yahya Sinwar all'università La Sapienza di Roma si farà. Nonostante la facoltà di Fisica dell'università abbia revocato l'autorizzazione alla presentazione del libro "Le spine e il Garofano" del leader di Hamas eliminato da Israele lo scorso ottobre, prevista per il 5 marzo, dal Movimento degli studenti palestinesi fanno sapere che loro, l'evento, lo faranno comunque. L'ateneo ha spiegato che "la decisione è motivata dal fatto che l'evento pubblicizzato differisce profondamente, in quanto a organizzatori, contenuti e locandina, da quanto autorizzato".
Eppure, con la prepotenza che da sempre contraddistingue questo e altri movimenti dello stesso tipo, gli studenti palestinesi hanno annunciato che loro comunque faranno la loro presentazione, facendo carta straccia della decisione dell'ateneo. Sono consapevoli che per loro non ci saranno conseguenze, come non ce ne sono mai state fino a questo momento al di là di qualche rimbrotto, quindi al netto di tutto hanno valutato comunque sostenibile violare le decisioni dell'amministrazione. Ci sarà Maya Issa, nota per i suoi proclami durante le manifestazioni per la Palestina e rappresentante del Movimento in Italia, e ci sarà Davide Piccardo, direttore del quotidiano "La Luce" ed editore del libro.
"La Sapienza è quello stesso ateneo che, mentre da un lato censura le voci scomode palestinesi su pressioni della comunità ebraica romana, dall'altro stringe accordi di ricerca, di scambio e accademici con diverse realtà sioniste, anche quelle compromesse con un sostegno diretto alle iniziative militari e di massacro israeliane", si legge in un passaggio della rivendicazione di fare comunque la presentazione. A fronte di questo, il Movimento degli studenti palestinesi sostiene che non può "tollerare questa ipocrisia: quella che dovrebbe essere la culla del pensiero critico, si trasforma in realtà nella panacea del servilismo e della complicità". Una posizione che non stupisce, visto che da queste parti Sinwar non è considerato un terrorista e, di contro, Hamas non viene considerata un'organizzazione terroristica.
E così, pervasi da quello che sono convinti sia uno spirito eroico, sostengono: "Non ci piegheremo mai a teli evidenti ingiustizie. Lo dobbiamo alle oltre 50mila vittime accertate di questa inumana campagna genocidiaria e chi ancora è vittima della pulizia etnica in atto.
Pertanto, l'evento si terrà comunque". Le modalità non vengono spiegate, non dicono se hanno intenzione di occupare edifici universitari, come spesso è stato fatto, se vorranno farlo nell'atrio o nel cortile della facoltà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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