"Infame". Ma sul blitz animalista contro l'assessore FdI la sinistra tace

Insulti all'assessore al Turismo della Lombardia sono stati scritti sul quagliodromo di Arci Caccia a Urago dell'Oglio, in provincia di Brescia, che è stato vandalizzato

 Insulti all'assessore al Turismo della Lombardia  Barbara Mazzali
Insulti all'assessore al Turismo della Lombardia Barbara Mazzali
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Insulti all'assessore al Turismo della Lombardia sono stati scritti sul quagliodromo di Arci Caccia a Urago dell'Oglio, in provincia di Brescia, che è stato vandalizzato e distrutto durante un vero e proprio blitz degli animalisti. All'interno, dove sono state imbrattate pareti e sono stati danneggiati mobili e masserizie, anche la firma ALF, Animal Liberation Front. A Barbara Mazzali, conosciuta in passato come “Lady Carabina" per il sostegno alla caccia, è arrivata la solidarietà da Fratelli d'Italia, in particolare dal senatore Sandro Sisler, dal deputato Marco Osnato e dall'assessore lombardo alla Sicurezza Romano La Russa che in una nota sottolinea "una presa di posizione netta da parte di tutte le forze politiche riguardo agli insulti misogini". "Il silenzio della sinistra in merito all'ennesimo attacco nei confronti di un'esponente del centrodestra, presa di mira in quanto donna, è emblematico. Speriamo in una presa di posizione netta da parte di tutte le forze politiche riguardo agli insulti misogini che rappresentano un retaggio culturale difficile da debellare", hanno dichiarano Sisler, Osnato e La Russa.

Le reazioni

Dal canto suo Mazzali ieri su Fb assicurava che "questo stavolta non rimarrà impunito". "Distruggere la proprietà privata, oltraggiare e ingiuriare una persona che svolge pubbliche funzioni è grave e ha le sue conseguenze. Non mi limiterò ad una semplice denuncia; andrà in fondo questa volta - ha aggiunto - all'ennesimo oltraggio ad una comunità di cittadini che orgogliosamente hanno la fedina penale pulita e che di prima mattina non si svegliano per distruggere le proprietà di altri ma si alzano per andare a lavorare e mantenere le proprie famiglie“. Di più. “Chi compie questi atti vigliacchi in qualsiasi paese civile si chiama delinquente e malvivente e va perseguito e punito dalla legge. Queste persone vanno arrestate perché pericolose per la società civile", ha proseguito l’assessore preso di mira e insultata dagli animalisti del blitz. Il blitz animalista è avvenuto nella notte tra il 4 e il 5 aprile in un'area di addestramento di cani da caccia a Urago d'Oglio.

Il blitz

A finire sotto attacco dell'Alf animal front liberation la sede di addestramento cani, messa a soqquadro. Per le vittime quello del blitz non è un problema solo venatorio ma è un vero e proprio attacco all’ordinamento giuridico e ai valori fondanti la nostra democrazia: libertà e associativismo. “Ogni cittadino ha il diritto di potere svolgere le proprie attività e le proprie passioni serenamente e in sicurezza _ hanno spiegato dalla sede vandalizzata -.

Saremo portavoce dei cacciatori in tutte le sedi istituzionali e sarò orgogliosamente sempre a fianco di un mondo straordinario che rappresenta la nostra storia, la nostra cultura e che ogni giorno contribuisce a fare crescere i nostri territori: imprenditori, liberi professionisti, medici, infermieri, operai, artigiani, volontari e tanto altro, questi sono i cacciatori”. Sul caso indaga la Digos di Brescia.

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