A Milano la solita retorica buonista: nel quartiere ostaggio dei migranti spunta la panchina dell’accoglienza

In una Milano in piena emergenza sicurezza, la sinistra non ha di meglio da fare che inaugurare una panchina pro-migranti in uno dei quartieri più difficili

A Milano la solita retorica buonista: nel quartiere ostaggio dei migranti spunta la panchina dell’accoglienza
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Il buonismo ideologico di Milano e della sua amministrazione non conosce limiti nemmeno in questo momento in cui è stato acclarato e conclamato, anche dal sindaco, un allarme per la sicurezza. L'ultima conferma arriva dall'ennesimo simbolismo inutile deciso dalla sinistra di Milano, che in una delle zone potenzialmente più pericolose e meno sicure della città, dove i crimini, soprattutto quelli compiuti da cittadini extracomunitari il più delle volte irregolari, sono quasi all'ordine del giorno, viene inaugurata la "panchina pro migranti" in piazza Prealpi, nel Municipio 8. La denuncia della Lega è ferma ed è permeata dall'incredulità davanti a una sinistra che persiste in una narrazione che non ha alcuna base di realtà.

"In un quartiere piagato da clandestini e pusher stranieri, Pd e compagni non trovano di meglio che proseguire con la retorica buonista della finta-accoglienza", ha dichiarato Silvia Sardone, europarlamentare e commissario cittadino della Lega, esperimendo tutto il suo dissenso davanti a un'amministrazione completamente avulsa dal mondo reale. "Solo pochi giorni fa una gang di nordafricani ha aggredito e minacciato alcuni poliziotti intervenuti su richiesta dei cittadini, per non parlare delle occupazioni abusive nelle case popolari spesso e volentieri opera di extracomunitari e lo spaccio di droghe. Ancora una volta la sinistra, spalleggiata dall’Anpi, si dimostra completamente scollegata dalla realtà quotidiana di chi vive le periferie", prosegue l'esponente leghista.

A indignare ancora di più è lo slogan scelto per le panchine buoniste: "Nessuna persona è illegale". Un claim che, come ricorda Sardone, che è stato "già bocciato più volte sonoramente dagli italiani nelle urne, che rischia di avere conseguenze devastante nella Milano capitale italiana del crimine dove i reati commessi da stranieri sono di gran lunga superiori a quelli commessi da italiani". La panchina ha indignato molti e sul fatto è intervenuto anche Stefano Pavesi, consigliere leghista in Municipio 8, che considera l'iniziativa "assurda e senza senso". Il tessuto sociale di questa zona è tra i più complicati di tutta la città.

Qui, spiega Pavesi, "extracomunitari regolari e non fanno il bello e il cattivo tempo a danno dei residenti perbene ormai inermi di fronte a certe sopraffazioni".

Pare che il consiglio del Municipio 8 non fosse nemmeno a conoscenza dell'iniziativa: "Perché non se ne è mai discusso? Forse la sinistra aveva paura di una mobilitazione del quartiere? Le solite scelte ideologiche calate dall’alto senza condivisione alcuna: i cittadini del Municipio 8 meritano rispetto, non passerelle spot intrise di buonismo".

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