Rivolta nel carcere di Trieste: incendi e scontri tra detenuti e agenti penitenziari

Ancora una rivolta in carcere: a Trieste un gruppo di detenuti ha protestato violentemente per le condizioni di detenzione e per il caldo di questi giorni

Rivolta nel carcere di Trieste: incendi e scontri tra detenuti e agenti penitenziari
00:00 00:00

Clima bollente, in tutti i sensi, nel carcere di Trieste, dove nel tardo pomeriggio è iniziata una rivolta con incendi e urla: hanno lanciato oggetti sulla strada e dato alle fiamme coperte. I detenuti hanno deciso di inscenare la rivolta per protestare contro il sovraffollamento e per le condizioni di detenzione, in particolare per le alte temperature che si sono registrate in questi ultimi giorni. Tutte le strade attorno alla casa circondariale, che si trova nel centro della città, sono state chiuse per motivi di sicurezza e all'esterno della struttura si sono posizionati poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa, pronti a intervenire a supporto degli agenti della polizia penitenziaria.

Sul posto si trovano anche alcune ambulanze e i vigili del fuoco, in quanto dall'interno sono stati segnalati feriti, anche se non si conosce di quale gravità. Pare si siano già registrati scontri tra i detenuti e gli agenti. Pare che siano stati appiccati anche degli incendi all'interno della struttura o che, comunque, qualcosa sia stata data alle fiamme, in quanto alcuni testimoni che si trovano all'esterno del carcere riferiscono di un forte e acre odore di bruciato che arriva dall'interno. Pare che nel mirino dei rivoltosi siano finiti alcuni arredi, dati alle fiamme. Tuttavia, gli incendi sarebbero stati domati in breve tempo e quel che si sente sarebbe solo l'odore del fumo e delle suppellettili bruciate.

La rivolta è stata domata attorno alle 23. Complessivamente sono state portate al Pronto soccorso 4 persone con malori, una con un'intossicazione dovuta alle esalazioni di fumo e due detenuti cardiopatici, trasferiti all'esterno del carcere per sicurezza. Sono state messe in campo per la rivolta 10 ambulanze e un'auto medica.

"Da quanto apprendiamo, grazie all'opera di mediazione condotta soprattutto dalla Polizia penitenziaria del reparto triestino e dal Magistrato di Sorveglianza, intervenuto sul posto, non si sono registrate violenze alle persone", ha dichiarato Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica