Nuovi scontro tra i manifestanti No Tav e la polizia alla stazione di Torino Porta Nuova. Questa mattina, infatti, circa settanta attivisti si sono radunati presso lo scalo ferroviario per raggiungere la Val di Susa, dove insistono i cantieri per la linea ferroviaria veloce. Era in programma per questo pomeriggio, infatti, una delle solite marce di protesta degli attivisti che si oppongono alla costruzione della linea ferroviaria tra Torino e Lione.
Gli scontri sono cominciati quando i manifestanti sono stati fatti scendere dal treno perché trovati tutti senza biglietto. Secondo quanto riferisce la Questura di Torino, successivamente i manifestanti sono saliti a bordo di un altro convoglio con regolari documenti di viaggio. Il treno successivo, con tutti i manifestanti dotati di biglietto, è poi partito regolarmente, facendo raggiungere agli attivisti la stazione di Susa, mentre il precedente è stato soppresso. Ma nel frattempo, nelle due ore di attesa, si sono verificati i contatto. I gruppi vicini agli attivisti riferiscono che "si sono trovati di fronte la Digos e la celere che li hanno spintonati ed è stato loro impedito di salire sul treno".
La manifestazione a Susa ha visto la partecipazione di alcune migliaia di persone, che hanno percorso sotto la neve la strada che porta a Venaus. "Il ministro Matteo Salvini si indignerà contro chi oggi impedisce il diritto alla mobilità di comuni cittadini impedendo loro di viaggiare sul treno Torino-Susa", hanno scritto provocatoriamente gli attivisti sui loro social, bypassando il fatto che volevano viaggiare senza biglietti. Il bilancio degli scontri presso la stazione di Torino Porta Susa è di due agenti della Polfer che sono rimasti feriti. Uno dei poliziotti ha avuto una prognosi di 20 giorni per una frattura al dito della mano, l'altro di 10 giorni per una distrazione al ginocchio.
"Solidarietà alle forze dell'ordine e grazie alle donne e agli uomini in divisa che ogni giorno difendono l'Italia", ha detto il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, che andrà in visita al cantiere della Val di Susa il prossimo 18 dicembre. Anche l'assessore all'Istruzione del Piemonte, Elena Chiorino, ha espresso solidarietà nei confronti delle forze dell'ordine. "Tentano in 70 di salire senza biglietto sul treno per andare a contestare il Treno ad Alta Velocità (ma almeno la coerenza.
Andateci in monopattino in Val Susa) e cercano lo scontro ad ogni costo con le nostre forze dell'ordine! Se pensano di intimorirci, si rassegnino: l'opera non è in discussione. Andiamo avanti", ha concluso l'assessore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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