La scuola e l'istruzione dei nostri ragazzi torna ad essere prioritaria e per il nuovo anno il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha le idee chiare: in classe deve tornare la serietà e l'attenzione nei confronti delle discipline. Intervenuto al convegno La scuola artificiale - Età evolutiva ed evoluzione tecnologica, svoltosi a Roma, il rappresentante del governo ha annunciato il contenuto della circolare già fitmata per il prossimo anno scolastico. A partire da settembre, sarà vietato l'uso dello smartphone in aula per gli alunni della scuola per infanzia, della primaria e delle medie.
"Ho firmato una circolare che vieta dal prossimo anno scolastico l'utilizzo del cellulare a qualsiasi scopo, anche didattico, perché io non credo che si faccia buona didattica con un cellulare fino alle scuole medie", ha dichiarato Giuseppe Valditara, come riportato dalle agenzie di stampa. Il ministro ha poi voluto precisare che il divieto non riguarda altri dispositivi come computer e tablet, che dovranno però essere utilizzate sotto la supervisione degli insegnanti.
L'anno scolastico che verrà, dunque, prevede importanti cambiamenti rispetto al passato. Nel dicembre del 2022, il ministero dell'Istruzione emise una circolare in cui veniva disposto l'utilizzo di dispositivi elettronici come smartphone e tablet soltanto per scopi didattici e previa autorizzazione del docente. Con la nuova circolare, Valditara ha preso una posizione più netta: il cellulare è vietato, a prescindere dall'uso. Un invito, dunque, a riscoprire i libri e a ricorrere a quelli.
L'obiettivo del ministro pare chiaro: un ritorno alla scuola di un tempo, alle tradizioni e ai testi in cartaceo, da tempo sempre messi più da parte. Non sorprende l'altra proposta di Valditara, che auspica anche un ritorno al vecchio diario scolastico, in cui i ragazzi torneranno ad annotare i compiti da svolgere in casa. Ciò, in ogni caso, non significa un totale ritorno alle origini. "Fermo restando che i genitori continueranno a essere avvisati con il registro elettronico, ho disposto che per il prossimo anno scolastico e per gli anni successivi ritorni il diario di una volta dove il bambino segna a penna che cosa deve fare e i compiti a casa", ha spiegato il titolare del dicastero dell'Istruzione.
"Il genitore potrà controllare se il figlio non gli fa vedere il diario, ma noi dobbiamo riabituare i nostri ragazzi a scrivere, al rapporto con la penna e con la carta", ha aggiunto.Il ministro ha infatti espresso preoccupazione relativamente agli effetti di un uso eccessivo degli smartphone a scuola, che provocherebbe un abbassamento del livello di concentrazione.
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