E se il pandoro fosse solo un antipasto? No, state tranquilli, tenete le forchette al loro posto, non ci riferiamo a nessuna di quelle rivoluzioni culinarie che vanno tanto di moda in questi tempi ma, più prosaicamente, ai cascami rovinosi della separazione dei Ferragnez. Fatti privatissimi, certo, ma squadernati pubblicamente dai diretti interessati. E, soprattutto, fatti che tracimano ampiamente oltre il confine della giustizia. Perché - non è un segreto - il matrimonio della coppia più instagrammabile del Paese è caduto anche, se non soprattutto, per l'inchiesta che ha travolto Chiara Ferragni: il pandoro gate. Una questione torbida di beneficenza sbandierata, dietro la quale si nascondevano formule contrattuali opache e pubblicità ingannevoli. Una storia che ha infranto le storie - di Instagram e non solo - nelle quali l'imprenditrice digitale magnificava e imbellettava la vita della sua bellissima e buonissima (e ricchissima) famiglia. E ci siamo tutti giustamente indignati. E - stupito come se non abitassero sotto la stesso tetto - si è indignato pure il di lei marito che, dopo una iniziale timida difesa, ha mollato la moglie e si è infilato nel suo abito preferito: quello della vittima, di tutti, perfino della consorte. Ruolo che ha retto fino a qualche giorno fa, quando è finito in mezzo a una storia ancor più torbida di litigi in discoteca, pestaggi e pessime frequentazioni. E si è scoperto che il maestrino di moralità - ora indagato per rissa e lesioni - scorrazza per Milano con una «scorta» di ultras noti per seminare il panico dentro e fuori lo stadio.
Insomma il mulino bianco dei Ferragnez è crollato sotto gli occhi del loro stesso pubblico. Però, a questo punto, ci sorge un dubbio. Il dubbio che il pandoro gate fosse solo l'antipasto di tutto quello che si nascondeva dietro l'auto proclamata royal family all'italiana.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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