I tassisti, nella giornata di domani, martedì 21 maggio, incroceranno le braccia in tutta Italia, dalle 8 alle 22. Lo sciopero nazionale avrà il suo momento più importante a Roma, in piazza San Silvestro, dove, dalle 11 alle 17, si svolgerà una manifestazione di protesta autorizzata dalle autorità. I rappresentati sindacali erano stati ricevuti dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso incontro che, a detta dei sindacati, non aveva dato particolari rassicurazioni sull’andamento finale dei provvedimenti che interessano la categoria dei tassisti.
Il comunicato
"È fondamentale la partecipazione di tutta la categoria a difesa del proprio lavoro, per contrastare l'uso illegittimo delle autorizzazioni da noleggio e salvaguardare la propria autonomia e indipendenza dalla schiavitù degli algoritmi e delle multinazionali", hanno spiegato in una nota Fast-Confsal taxi, Satam, Tam, Usb-taxi, Unica-Filt Cgil, Claai, Uritaxi, Uti, Unimpresa, Orsa-taxi, Ugl-taxi, Federtaxi-Cisal, Sitan Atn e Unione Artigiani.
I motivi dello sciopero
I tassisti non si lamenterebbero solo per il rilascio delle nuove licenze, ma, in particolare, sulla mancata firma, fino a questo momento, dei decreti attuativi del Dpcm del 2019 che dovrebbe aiutare la fruizione del traporto pubblico non di linea. Per i sindacalisti, il ritardo non è più tollerabile. “Sui testi dei decreti attuativi il ministro ha passato la palla al ministero dei Trasporti. A oggi, le rappresentanze sindacali non hanno ancora idea di quali siano i testi dei decreti, fondamentali per la reale tutela del servizio pubblico – ha affermato Nicola Di Giacobbe dell’Unica Taxi Cgil -. Certo è che se il testo definitivo dei decreti fosse quello che abbiamo letto, la liberalizzazione del servizio pubblico sarebbe un dato di fatto e lo sciopero di domani sarebbe solo il primo passo di una lunga protesta”.
La protesta dei tassisti di Milano
Sulla stessa lunghezza d'onda è Emilio Boccalini, vice presidente di Taxiblu 024040, il più grande radiotaxi di Milano. "Come anticipato una decina di giorni fa - ha sottolineato -quando purtroppo non sono arrivate rassicurazioni dopo l'incontro al ministero sull'emanazione dei decreti attuativi del Dpcm Piattaforme, come categoria non possiamo far altro che confermare lo sciopero per la giornata di domani.
Una mobilitazione nazionale che auspichiamo sarà una grande manifestazione, in grado di far comprendere quanto in questo momento più di altre volte, il settore e il futuro del trasporto pubblico non di linea siano a rischio. Un pericolo che potrebbe causare enormi difficoltà a migliaia di lavoratori e le loro famiglie se non s'interverrà celermente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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