Due scosse di terremoto sono state avvertite in maniera netta poco fa all'Aquila. Il primo sisma di magnitudo 3.6 è stato registrato alle 17.52 dagli strumenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ed ha avuto epicentro nell'area di Poggio di Roio, frazione dell'Aquila. La profondità è stata di 13 km.
L'evento sismico è stato seguito un minuto dopo da un altro terremoto, questa volta di magnitudo 3.7, nella zona di Lucoli, un comune alle porte del capoluogo, con profondità 10 chilometri.
Al momento non ci sono notizie di danni. Ma qualcuno ha reagito con una certa apprensione. Nelle periferie e nelle frazioni ovest del capoluogo alcune persone sono uscite per strada. In alcune facoltà dell'Università è scattata la sirena con gli studenti che sono stati fatti uscire. Diversi i post pubblicati su Twitter da parte di persone che hanno avvertito le scosse.
[DATI #RIVISTI] #terremoto ML 3.7 ore 17:53 IT del 22-11-2023 a 3 km NE Lucoli (AQ) Prof= 9.5 Km #INGV_36939801 https://t.co/abRdfRCcFH
— INGVterremoti (@INGVterremoti) November 22, 2023
Il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, ha confermato che le due scosse di terremoto non hanno provocato danni a persone o cose. Allo stesso tempo il primo cittadino ha annunciato l'avvio della conferenza dei dirigenti del Comune dell'Aquila. A seguire, alle 19.30, si terrà una riunione in Prefettura per un aggiornamento della situazione.
++ DUE SCOSSE DI #TERREMOTO ALL’AQUILA ++
— Pierluigi Biondi (@PierluigiBiondi) November 22, 2023
Non si registrano danni a persone o cose. È in corso la conferenza dei dirigenti del Comune dell’Aquila.
Alle 19.30, riunione in prefettura.#laquila
Poco fa lo stesso Biondi ha scritto sui suoi canali social che domani le scuole resteranno chiuse. "È un decisione presa a mero titolo precauzionale, per verificare che le lezioni possano riprendere con regolarità".
A seguito delle due scosse di terremoto, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, si è subito messo in contatto con il direttore regionale della Protezione civile, Mauro Casinghini, e la sala operativa dell'Aquila, per monitorare la situazione. Per fortuna da una prima ricognizione non risultano danni né segnalazioni di situazioni pericolose.
La scossa di magnitudo 3.6 all'Aquila è stata seguita, neanche un minuto dopo, da una seconda scossa di magnitudo 3.7, nella stessa area dell'epicentro del terremoto del 2009. È quanto ha riferito all'Ansa il sismologo Salvatore Stramondo dell'Ingv. "Sono stati due eventi di magnitudo moderata, ma molto avvertiti", ha spiegato l’esperto che ha anche aggiunto che "non è infrequente registrare due scosse l'una sulla coda della precedente, anche se distinguibili" ed entrambe "sono avvenute a circa 10 chilometri dall'epicentro del sisma del 2009: tenendo conto degli errori nelle stime della localizzazione, possiamo dire che gli eventi sono avvenuti nella medesima area".
Questa non è una sorpresa per quanti studiano i terremoti e che di solito "dove si sono già verificati",
ha osservato Stramondo. Quest’ultimo ha anche evidenziato che prima del sisma del 2009 quella stessa area era stata colpita, nel lontano 1703, da "un importantissimo terremoto, la cui magnitudo è stimata 6,7".
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