«Nel Tigullio acqua a prezzi più giusti»

La candidata della Cdl: «Le tariffe vanno decise nell’interesse dei cittadini, non delle società come Iride»

Un festa grande, di quelle che sprizzano adrenalina. Un pit-stop prima di far tornare a rombare i motori di questa Renata Oliveri, candidata del centro destra a presidente della Provincia, che corre come una Ferrari. L’altra sera a Lavagna, all'Antares: la Cdl a brindare all'ultimo giro prima del ballottaggio con Alessandro Repetto. E lei che arriva in tarda serata. Un’intervista al volo sulle urgenze del Levante cui mettere mano. Le tiene sulle punta delle dita, ma prima ringrazia per l'incredibile consenso arrivatole dal Tigullio: «Lo onorerò facendo sì che la Provincia si interessi delle aree esterne al comune capoluogo, aree che credo l'Ente ad oggi abbia un po’ tradito. Io rimedierò a questo».
Poi il flash sui punti di forza che continuano ad essere «lavoro, miglioramento dei servizi per l'impiego, una formazione che guardi più alla qualità, trasparenza nell'assegnazione dei bandi, riconoscimento del no profit e terzo settore, utilizzando le associazioni non come stampella all'inefficienza del pubblico, ma per quanto possono fare». L'altra urgenza è l'ambiente, tra costa ed entroterra: «Il Tigullio deve essere riqualificato, quindi depurazione, salvaguardia delle zone verdi e soprattutto risoluzione del problema acqua». Una battaglia che vede in prima linea i comuni della costa: «Farò della questione-acqua il mio cavallo di battaglia - insiste Oliveri- Un impegno che mi prendo nei confronti dell'intero Levante, per far sì che quanto è stato fatto di sbagliato nell'interesse di Amga prima e Iride oggi, venga rivisto per tutelare il diritto dei cittadini ad avere l'acqua a prezzi giusti e non a tariffe vantaggiose solo per società falsamente privatizzate». Il terzo nodo da sciogliere è la viabilità: «Va bene quella minore, ma si può fare di più. La Provincia ha lavorato con finanziamenti del precedente governo e regione. L’Ente ha fallito sulle grandi opere, senza terzo valico o gronda anche il Levante non avrà prospettive». Poi l'affondo: «Il mio avversario nel suo programma non cita neppure la gronda di Levante». Un altro aspetto che dà la dimensione dell'approccio-Oliveri è l'impegnarsi nel sostegno ai piccoli comuni: «Se vincerò, farò sì che il presidente destini qui una sede per gli incontri con i comuni e i cittadini».
Ad accoglierla fra gli altri Giovanni Boitano, coordinatore provinciale Fi, l'on. Gabriella Mondello, Umberto Calcagno, vice commissario Udc, Gianfranco Gadolla, presidente An e il consigliere regionale Fi Gino Garibaldi.

Dopo le note di «Ma se ghe penso», Oliveri prende il microfono: «Non posso commuovermi, l'adreanalina deve restare alta ancora tre giorni». L'ultimo appello prima che la festa inizi: «Andiamo a votare, tutti, per cambiare questa Provincia».

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