Nessun impatto diretto se i tassi di mercato salgono

A contare è la situazione personale dei clienti, suddivisi in sette categorie secondo il merito creditizio

Lorenzo Corti

Potrebbe esserci il pericolo che nel 2018 i tassi di interesse salgano andando a ostacolare il ritrovato interesse delle famiglie a richiedere finanziamenti. Un'eventualità che però non riguarda «Prestiamoci» che, infatti, si differenzia all'interno del panorama del mercato dei prestiti, in quanto la valutazione dei richiedenti non risente dell'andamento di domanda e offerta perché chiunque si avvicini alla piattaforma viene valutato secondo la sua storia creditizia. «Mi spiego meglio, in generale banche e finanziarie classiche affidano un unico tasso ai loro clienti, Prestiamoci invece differenzia i clienti in sette categorie, a cui affida tassi dal 3,90% al 10,35%, valore quest'ultimo, assolutamente in linea con la media del mercato. Per cui il richiedente con merito di credito elevato (a cui banche e finanziarie propongono tassi medi del 10,50%) che al momento non si rivolge a prestiti personali per costi eccessivi, ha la possibilità di accesso al credito a un costo significativamente migliore», spiega Daniele Loro, ceo di «Prestiamoci». Chi, per esempio, vuole comprare un auto, se ha un buon merito di credito, potrà trovare maggiore convenienza e semplicità nel rivolgersi a «Prestiamoci» piuttosto che sottoscrivere un finanziamento attraverso la sua concessionaria.

«Quindi ciò che può, nel sistema Prestiamoci, far salire i tassi di interesse non è il mercato, ma il soggetto stesso - sottolinea Loro -: ciò che sicuramente possiamo consigliare a chi si avvicina al mondo digitale dei prestiti è di non farsi attirare solo dai tassi, ma di prestare attenzione a tutte le clausole contrattuali che il mercato propone, confrontare i costi di istruttoria, le eventuali penali in caso di estinzione anticipata e le eventuali sottoscrizioni di assicurazioni legate ai contratti. Inoltre, è importante accertarsi che le piattaforme abbiano le autorizzazioni di Banca d'Italia necessarie per operare sul mercato e diffidare di chi chiede anticipi ancor prima di istruire una pratica. È importante imparare a districarsi in un mercato che offre molti vantaggi, ma che ancora non è così conosciuto. Tuttavia, lo stesso contesto dà la possibilità, essendo un navigatore attento, di poter fare in tempo reale tutti i confronti necessari».

Sugli aspetti distintivi di Prestiamoci, Loro precisa: «Innanzitutto siamo l'unica piattaforma di P2P Lending autorizzata da Banca d'Italia con due licenze, una appena riconfermata come società finanziaria ex art. 106, e una di Istituto di pagamento attraverso la controllata Pitupay». Inoltre, diversi aspetti distinguono il sistema Prestiamoci. In primis, i vantaggi di costo dati dalla valutazione individuale del merito. In secondo luogo il rimborso del debito prima della scadenza senza costi di chiusura anticipata e, in terzo luogo, la velocità e la praticità: la compilazione della domanda online e risposta immediata con il prezzo.

Vanno poi aggiunti la totale assenza di proposta di prodotti aggiuntivi e la massima privacy e semplicità: è possibile fare la richiesta totalmente online senza muoversi da casa e senza interloquire con agenti in agenzia, ma si è costantemente seguiti da un customer care dalla fase di iscrizione fino all'estinzione del debito. C'è infine una peculiarità: «Prestiamoci» è l'unico operatore sul mercato italiano che contribuisce sempre con una quota di capitale proprio nell'operazione di finanziamento. «Il sistema ibrido ci permette di investire in ogni prestito con i nostri prestatori allineando gli interessi in fase di selezione avversa al rischio, rendimento e gestione del prestito anche nelle eventuali fasi di sollecito e recupero.

Mediamente partecipiamo con il 10% almeno ai prestiti, anche se tale percentuale è in crescita a conferma della fiducia che riponiamo nella qualità di prestiti erogati come rendimento e come rischiosità», conclude Loro.

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