No al risarcimento per bimbo ucciso: è giallo

Per la sentenza dipende dall'auto, immatricolata all'estero. L'esperto: «Un ritardo inspiegabile»

No al risarcimento per bimbo ucciso: è giallo
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Basta guidare un'auto straniera per non pagare il risarcimento in caso di incidente? Nei giorni scorsi hanno fatto discutere le motivazioni della sentenza del gup di Milano Massimo Baraldo, pronunciata il 12 luglio, con cui ha condannato a 8 anni di reclusione Nour Amdouni, il 20enne arrestato il 18 agosto del 2022 per omicidio stradale con l'aggravante della fuga per aver travolto e ucciso un bambino di 11 anni, Mohanad Momo Moubarak.

Il bimbo era stato travolto qualche giorno prima dell'arresto mentre era in sella alla sua bici in via Bartolini, secondo quanto ricostruito nell'indagine della Polizia locale e del pm Rosario Ferracane, quella sera il ventenne l'autista era senza patente, con una gamba ingessata e aveva assunto cannabinoidi. Scrive il giudice milanese: «La condotta posta in essere dall'imputato di guidare senza patente e di utilizzare un'auto immatricolata in altro Stato presa a noleggio da altra persona, ha di fatto impedito di ottenere il risarcimento del danno direttamente alla compagnia assicuratrice del veicolo». Intanto l'uomo dopo la sentenza è agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, come richiesto dai suoi legali Robert Ranieli e Niccolò Vecchioni, grazie anche alle attenuanti generiche riconosciute dal Gup.

Possibile che i familiari del bimbo non siano ancora riusciti ad ottenere un risarcimento e che siano stati costretti «a rivolgersi all'Ivass», l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, «non avendo ancora provveduto al pagamento la compagnia designata»? L'abbiamo chiesto a Domenico Musicco, presidente dell'Associazione vittime della strada Avisl Onlus, più volte legale di parte civile esperto in omicidio stradale: «C'è un grave ritardo nel risarcimento, risulta singolare che ad oggi nessuno abbia provveduto. Il processo penale e la condanna andavano subordinate al risarcimento dei danni - spiega il legale - le società di noleggio di solito sono assicurate anche in Italia, in questi casi solitamente non c'entra l'Ivass ma subentra l'Uci, Ufficio centrale italiano, per il pagamento in caso di incidente con auto estere.

In teoria - sottolinea Musicco - il Gup avrebbe potuto chiedere una provvisionale direttamente al responsabile e in ogni caso poteva essere una buona strategia chiamare nel processo penale l'assicurazione estera a risarcire, sempre tramite l'Uci». Chi ha sbagliato in questa vicenda?

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