I nostalgici si mettano il cuore in pace. Dalle parti di Raiuno non hanno nessuna intenzione di tornare ai quei mitici «Lunedì cinema» che hanno riempito le serate di tanti spettatori sino a fine anni Novanta. Eh sì, ad attori e registi italiani farebbe proprio piacere riavere una propria zona protetta: alcuni di loro lhanno chiesto ancora laltro ieri con un appello lanciato dal gruppo Articolo 21 che ha messo laccento sul servizio pubblico cui sarebbe chiamata la Tv di Stato. Ma ai dirigenti Rai a fine stagione viene chiesto conto dei numeri, che non necessariamente fanno a pugni con la qualità.
«Non possiamo farci nulla - replica allappello il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce - se il pubblico non apprezza i film italiani, non possiamo continuare a proporli».
Ma perché sono così poco graditi?
«Per due ragioni strutturali. Una è la scarsità dellofferta: sono pochi i film italiani popolari che si rivolgono al vasto pubblico, per cui è difficile dar vita a una serialità. Laltra ragione è lestremo sfruttamento delle pellicole prima dellarrivo sulla tv generalista: dopo il passaggio al cinema e in dvd, vengono mandate a rullo sulla pay tv, quando arrivano da noi praticamente le hanno già viste tutti. E il costo dei diritti rimane comunque molto alto».
Però la Tv di Stato vive una forte contraddizione: non manda in onda neppure i film di cui è produttrice attraverso RaiCinema...
«Il meccanismo è lo stesso: se prima si passa sulle private poi da noi i film non hanno più appeal».
Dunque non si vedranno film su Raiuno nei prossimi mesi?
«Il consiglio di amministrazione è stato compatto nel decidere di lasciare a Raitre la programmazione. E comunque il cinema italiano farebbe gli stessi risultati dascolto sia sul primo sia sul terzo canale. Qualche film comunque ci sarà: per esempio Notte prima degli esami a fine maggio».
In sostanza nella prima serata di Raiuno (e anche Canale 5) sono rimasti in vita solo due generi televisivi: la fiction e lintrattenimento...
«Direi di sì, con qualche puntatina nel calcio. Ma solo se ci sono partite importanti. Non sappiamo ancora se la Champions League, per esempio, nella prossima stagione la terremo su Raiuno».
Così anche il prossimo palinsesto autunnale sarà disseminato di serie e show...
«Certo. Oltre al varietà con Raffaella Carrà, con cui stiamo trattando, e alla seconda edizione de I migliori anni, stiamo scegliendo un terzo programma. Ma non è facile inventare trasmissioni nuove perché quasi tutto è già stato realizzato e ci si industria a rivisitare format già visti. Non è semplice neppure trovare artisti che si mettano in gioco».
Con Ti lascio una canzone siete riusciti a fare un buon prodotto...
«Una scommessa vinta in cui ho creduto fin dallinizio. È Canzonissima rifatta: la trovata giusta è stato mettere dei bambini a cantare brani storici sul magico palco dellAriston».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.